ATTI PERSECUTORI
Picchiata dall’ex, «resta al telefono: ci siamo noi»
Gli agenti della Polizia in soccorso della 19enne terrorizzata. Fontana: «Assurdo»
«Resta al telefono: ci siamo noi». E' questo uno dei passaggi della telefonata, pubblicata sui suoi social dalla Polizia di Stato, tra l'operatore della Questura di Varese e la 19enne vittima del suo ex, con l'intervento delle Volanti che ha bloccato l'uomo - un 45enne - a bordo dell'autobus. Chi ha assistito alla scena dice che sembrava di essere in un film. Lei 19 anni, salvata dalle grinfie del suo stalker dagli agenti delle Volanti della Questura di Varese. Lui, 45 anni, arrestato.
Ora di punta serale, rotonda all’incrocio tra viale Ippodromo e viale Valganna. Un autobus delle linee extraurbane bloccato, tutto attorno le auto ferme. Sta avvenendo qualcosa, ma non è chiaro che cosa. Gli automobilisti in coda abbassano il finestrino mentre due volanti della Questura, arrivate a tutta velocità, bloccano il pullman, in pratica in mezzo alla rotonda.
LEI IN LACRIME
Gli agenti salgono sul mezzo di trasporto pubblico al quale il conducente ignaro di tutto ma ben sapendo come ci si deve comportare quando si è fermati dalle forze dell’ordine, aveva aperto le porte.
Gli agenti si mettono alla ricerca dell’uomo che si era nascosto tra i sedili. Lo intercettano e lo portano giù dal bus, che era affollato in quel momento di una trentina di persone, sbigottite. L’uomo viene portato via e in seguito arrestato per atti persecutori.
L’episodio è avvenuto martedì sera, 14 ottobre.
L’UOMO RIMESSO IN LIBERTA’
L’arresto del 45enne è stato convalidato ma lui stato rimesso in libertà. Il gip del tribunale di Varese Alessandro Chionna ha disposto nei suoi confronti il divieto di avvicinamento: il 45enne non potrà avvicinarsi ai luoghi frequentati dalla giovane, a cominciare dall’abitazione, e dovrà mantenersi a una distanza di almeno 500 metri da lei. La misura verrà aggravata sino alla custodia in carcere qualora il 45enne dovesse violare il divieto di avvicinamento. L’uomo si è avvalso della facoltà di non rispondere davanti al gip.
FONTANA: «ASSURDO»
Sulla vicenda è intervenuto anche il governatore Attilio Fontana. È «assurdo» per il presidente della Regione Lombardi, che l’aggressore della ragazza salvata dalla Polizia parlando con lei al telefono a bordo di un autobus, «come si apprende dai media, sia già stato rimesso in libertà».
Fontana «nel rinnovare il cordoglio e la vicinanza ai familiari di Pamela, vittima nei giorni scorsi, a Milano, dell’ennesimo atroce femminicidio da parte di un mostro» ritiene «importante dar risalto ad azioni» come quelle del giovane che ha avvisato la Polizia dell’aggressione della diciannovenne.
«A Varese un giovane, che ha assistito all’aggressione di una diciannovenne da parte di un uomo, ha prontamente allertato la Polizia che, con grande reattività, ha individuato il colpevole arrestandolo - scrive il presidente della Regione su Facebook -. Unire le forze e far prevalere la solidarietà, mai come in queste situazioni, è fondamentale. Tutto ciò nel rinnovare l'appello alle vittime di denunciare prontamente ogni avvisaglia di comportamenti anomali, rivolgendosi anche ai Centri antiviolenza della Regione Lombardia presenti su tutto il nostro territorio».
«Un’ultima considerazione che non vuole essere polemica, ma realistica: è assurdo che l’aggressore, come si apprende dai media, sia già stato rimesso in libertà», conclude Fontana.
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