L’INDAGINE
Violato segreto istruttorio, indagati avvocati e carabiniere
Un altro procedimento a carico di un imprenditore della val d’Ossola. In carcere Alfredo Scaccia, ai domiciliari il figlio e luogotenente

L’indagine della procura di Verbania che ha portato in carcere l’avvocato Alfredo Scaccia, ex presidente della squadra di calcio del Frosinone, e ai domiciliari suo figlio Gabriele Scaccia (anch’egli avvocato) e un luogotenente dei carabinieri in servizio in provincia di Frosinone, è partita da un altro procedimento penale, su cui indagano i pubblici ministeri piemontesi, per reati fallimentari a carico di un imprenditore della val d’Ossola e nei quali sono coinvolti anche i due legali.
L’INDAGINE DEI CARABINIERI
Dalle indagini dei finanzieri del comando provinciale del Verbano-Cusio-Ossola, che hanno analizzato dispositivi informatici, documenti e le chat tra il carabiniere e gli avvocati, sarebbero emersi diversi episodi di corruzione. Secondo il sostituto procuratore di Verbania Fabrizio Argentieri, sarebbero state divulgate informazioni riservate, in violazione del segreto istruttorio, di svariati procedimenti penali nei quali erano coinvolti i due avvocati. Inoltre, sarebbero stati commessi reiterati accessi abusivi alle banche dati in uso alle forze di polizia e all’autorità giudiziaria con l’obiettivo di agevolare i due legali. Nel procedimento parallelo, quello da cui è scaturita l’indagine su corruzione e accesso abusivo a sistemi informatici, ai due avvocati erano stati sequestrati beni e somme che i due hanno tentato giustificare come vincite sportive.
GLI INTERROGATORI
Da quanto si apprende, nell’interrogatorio di garanzia – che si è svolto nella giornata di ieri, lunedì 10 marzo – del carabiniere in servizio in provincia di Frosinone finito agli arresti domiciliari, il militare avrebbe fornito la sua versione dei fatti, contestando le accuse e spiegando di non aver mai ricevuto denaro o altre proposte a carattere corruttivo. Il suo difensore, l’avvocato Nicola Ottaviani, ha chiesto la revoca della misura cautelare dei domiciliari. Il giudice si è riservato e la decisione dovrebbe arrivare entro la fine della settimana. Oggi è in programma l’interrogatorio di garanzia di Alfredo Scaccia, l’unico dei tre indagati che si trova in carcere, mentre anche il figlio è stato interrogato ieri.
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