TENSIONI POLITICHE
Cassani contro FdI e Dall’Igna: «Si occupi della sicurezza»
Il sindaco di Gallarate sulla decisione di spostare la sede della Polizia locale a Madonna in Campagna. Il Pd la definisce «scomoda per i cittadini»
Andrea Cassani rompe il silenzio: «FdI sapeva tutto. Ora si occupi della sicurezza, non dei comunicati». Il primo cittadino di Gallarate, in una nota diramata oggi – venerdì 5 dicembre –, non le manda a dire: accusa Fratelli d’Italia di incoerenza, ricorda date, decisioni condivise e punta il dito direttamente sull’assessore Dall’Igna. Un messaggio netto, che sancisce in modo pubblico malumori fino a ieri covati dietro le porte chiuse di Palazzo Borghi. A rendere il quadro politico ancora più teso arriva, sempre oggi, l’attacco del Partito democratico alla scelta dell’amministrazione di centrodestra: «trasferire la Polizia Locale all’estrema periferia di Madonna in Campagna è una scelta palesemente assurda».
«DECISIONE PRESA DA TUTTI, FDI COMPRESA»
La ricostruzione del sindaco è precisa e ricorda come la scelta di trasferire la Polizia Locale da Villa Marelli alla sede dell’ex Amsc in via Aleardi non sia affatto dell’ultima ora. Risale a oltre un mese e mezzo fa, «presa con l’accordo di tutti i partiti di maggioranza, Fratelli d’Italia compresa». Una possibilità divenuta concreta solo dopo che l’immobile si è liberato dopo la disdetta del contratto da parte dell’affittuario. Cassani elenca i motivi della scelta: una sede più veloce da allestire, più economica, più funzionale. Un edificio capace di ospitare tutti gli uffici oggi in via Ferraris, dotato di spogliatoi adeguati, una cella di sicurezza a norma e servizi che, in alternativa, sarebbero stati dislocati tra Broletto e Municipio. A questo si aggiunge un elemento operativo spesso ignorato: i parcheggi. Un tema non secondario perché, in via Dante, «non era possibile assicurare i posti auto ai nostri uomini». Dal punto di vista del personale, insiste il sindaco, la posizione è chiara: «Buona parte del personale della Polizia Locale» preferisce via Aleardi. E poi c’è una nota o meglio una stoccata politica: ai cittadini, aggiunge Cassani, non importa dove si trovino gli uffici o gli spogliatoi, ma «interessa vedere la Polizia Locale in giro per la città».
L’AFFONDO SU DALL’IGNA
Il passaggio più duro della nota è però quello rivolto direttamente all’assessore alla Sicurezza. Il comunicato di Fratelli d’Italia? «O è stato scritto male o è stato compreso male da chi lo ha letto». Secondo Cassani, in entrambi i casi c’è una responsabilità precisa: quella dell’assessore Dall’Igna. «Lo invito comunque pubblicamente a occuparsi un po’ di più della sicurezza della città, critica che spesso gli rivolgono in mia presenza esponenti del suo partito, e a capire cosa fa la Polizia Locale di cui dovrebbe essere l’assessore e meno a fare certi comunicati – conclude Cassani – perderemmo tutti meno tempo». Una frase che fotografa perfettamente il livello di tensione nella maggioranza.
LA CONTROFFENSIVA DEL PD: «SICUREZZA IN SOFFITTA»
A distanza di poche ore, arriva la risposta dei dem. Per il Pd la scelta è «palesemente assurda» e rappresenta l’ennesima giravolta politica della giunta Cassani. «La priorità alla sicurezza, sempre decantata dal sindaco pro tempore e dai suoi docili sostenitori – ricordano dalla segreteria – viene messa in soffitta». La collocazione in via Aleardi, accanto al nuovo ospedale, viene definita «scomoda per i cittadini»: lontana dal centro, dalla stazione, dai rioni collinari e da quelli più a nord. Una posizione così decentrata che – sottolineano i dem – «né Polizia di Stato né Carabinieri hanno mai ipotizzato» di trasferirsi in quegli spazi, nemmeno dopo i sopralluoghi degli ultimi anni. Una doppia offensiva politica, quella di oggi, che apre scenari nuovi all’interno della maggioranza e che rilancia il tema della sicurezza come terreno di scontro tra centrodestra e opposizione.
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