ISLAMABAD
Flotilla: politico pachistano, brutali torture dopo l'arresto

(ANSA) - ISLAMABAD, 07 OTT - L'ex senatore pakistano Mushtaq
Ahmad Khan, a capo della delegazione nazionale sulla Global
Sumud Flotilla, ha descritto "brutali torture" subite da lui e
dai suoi compagni attivisti durante la detenzione da parte delle
autorità israeliane.
Dopo il suo rilascio, Khan si trova ora in Giordania e ha
pubblicato un video messaggio su X in cui racconta la sua
esperienza e afferma che i detenuti sono stati sottoposti a
gravi maltrattamenti. "Ci hanno ammanettato con le mani legate
dietro la schiena. Ci hanno messo delle catene ai piedi. Ci
hanno bendato gli occhi. Ci hanno sguinzagliato contro dei cani,
ci hanno puntato delle pistole e siamo stati sottoposti alle
peggiori torture", ha detto Khan.
"Abbiamo fatto uno sciopero della fame per tre giorni per far
valere le nostre richieste. Ci è stato negato l'accesso
all'aria, all'acqua potabile, all'assistenza medica e agli
avvocati. Non avevamo accesso a nulla. Era una prigione
famigerata. Ma, grazie a Dio, siamo stati rilasciati", ha
aggiunto.
Khan ha promesso di continuare a sostenere la causa
palestinese. "La lotta per la libertà della Palestina
continuerà. Romperemo il blocco ancora e ancora. Cercheremo di
salvare Gaza e di assicurare alla giustizia i responsabili del
genocidio. La resistenza continuerà", ha detto.
Il ministero degli Esteri pakistano ha dichiarato lunedì di
aver lavorato "instancabilmente" attraverso la sua ambasciata ad
Amman, con l'assistenza della Giordania, per garantire
l'evacuazione sicura di Khan. Il vice primo ministro e ministro
degli Esteri pakistano Ishaq Dar ha confermato il suo rilascio
martedì, affermando che era "in buona salute e di ottimo umore".
Khan, leader di spicco del Jamaat-e-Islami, ha ricoperto la
carica di senatore del Pakistan dal 2018 al 2024 ed è noto per
le sue posizioni schiette sui diritti umani e la politica
estera. (ANSA).
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