MUSICA A TEATRO
I Negrita scuotono Varese
Concerto in due atti. Grande rock. L’impegno civile
Uno spettacolo teatrale a tutti gli effetti diviso in due atti, ma per il resto è tutto sano rock quello portato sul palco del Teatro Intred di Varese domenica 7 dicembre dai Negrita.
Si parte a fare battaglia con Nel Blu, brano che apre il loro Lp “Canzoni per anni spietati”, e poi in onda con Radio Conga e Il libro in una mano, la bomba nell’altra.
Come ha raccontato nei giorni scorsi a La Prealpina Enrico “Drigo” Salvi, i Negrita hanno sempre scelto da che parte del mondo stare «come artisti e come cittadini» e lo ha ricordato anche Pau dal palco varesino, introducendo “Noi siamo gli altri”. Gli altri sono quelli «Stufi della narrativa socio politica, quelli con la vita delle persone comuni», quelli che sanno ancora dire “noi” in un mondo «che non ha bisogno di guerre, ma di rivoluzioni».
Il brano “Song to Dylan” crea un ponte temporale tra chi cantava contro la guerra negli anni ‘60, come Mr Dylan, e le guerre di oggi. In mezzo tutta la rabbia e la vita degli anni ‘90 con In Ogni Atomo, Cambio e una impagabile “Mama maè” che conduce alla fine del primo atto.
Il tempo di riprendere fiato e il palco torna a inondare la platea con un altro “brano spietato” che apre il lato B del loro album “Non esistono innocenti amico mio”.
I Negrita confermano la loro cifra stilistica guadagnata su chilometri di palco dove la qualità musicale non subisce grado di separazione tra la registrazione in studio e la performance live.
E così mentre Milano si gode la più elegante prima dell’anno con il Sant’Ambrogio del Teatro alla Scala, Varese si trasforma nel tempio del rock italiano.
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