ROMA
La tassa sul porno pesa anche sui forfettari
(ANSA) - ROMA, 30 NOV - Le partite Iva in regime forfettario
non si salvano dalla tassa etica, il prelievo aggiuntivo del 25%
sui ricavi dalla produzione di materiale pornografico, la
vecchia 'Pornotax'.
La precisazione dell'Agenzia delle Entrate è contenuta nella
risposta ad un interpello (una richiesta formale di
interpretazione) di un contribuente dello scorso 4 novembre e
potrebbe riguardare chi, ad esempio, fattura su Onlyfans. Ma per
stabilire se un contribuente debba pagare o meno si valuterà
caso per caso.
La tassa però non incontra troppe simpatie tanto che la
vicepresidente di Azione Giulia Pastorella ed il senatore Marco
Lombardo annunciano un emendamento per eliminarla motivando:
"Tassare di più i lavoratori che si
ritiene facciano un lavoro immorale, seppure legale, non ha
nulla di etico. È un vero e proprio abuso che non possiamo
tollerare,
per questo già in questa legge di bilancio abbiamo proposto di
cancellare la tassa etica".
Intanto l'Agenzia delle Entrate, su FiscoOggi pcisa: "Se
esercitano attività rientranti tra quelle individuate dalla
disciplina (articolo 1, comma 466, legge n. 266/2005), come la
produzione, distribuzione, vendita e rappresentazione di
materiale pornografico o di incitamento alla violenza, anche i
contribuenti in regime forfettario versano la Tassa etica".
Anche questi contribuenti "sono tenuti al versamento del
tributo, in quanto non espressamente esclusi dalla normativa
vigente". Ma il contribuente dell'interpello non ci sta e a sua
volta contesta: "vi è una lacuna normativa sull'applicabilità
della tassa ai forfettari e che, in assenza di indicazioni
ufficiali, risulta impossibile calcolare e versare correttamente
le somme eventualmente dovute". (ANSA).
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