IN TRIBUNALE
«Manfrinati era perfettamente sano di mente»
Secondo Fabio Ambrosetti, legale della famiglia Limido-Criscuolo, riassume le deposizioni degli psichiatri nel processo per il delitto di Casbeno

«Si conferma il quadro emerso nelle scorse udienze: Marco Manfrinati era perfettamente sano di mente quando ha commesso gli atroci fatti del 6 maggio 2024». Così l’avvocato Fabio Ambrosetti, legale della famiglia Limido-Criscuolo, ha riassunto le deposizioni degli psichiatri sentiti come testimoni nel processo, in Corte d’Assise, per il delitto di Casbeno. Specialisti che hanno parlato di «assenza di acuzie psicopatologiche» e di «patologie psichiatriche rilevanti».
IL PARERE DELLA DIFESA
Tesi che contraddicono quella del consulente della difesa che, in occasione dell’udienza preliminare, aveva concluso per una «grave e complessa infermità di mente». Sulla richiesta di perizia psichiatrica, ribadita anche in Assise, la Corte non si è ancora espressa.
LE ACCUSE
L’ex avvocato, in carcere da 17 mesi, è accusato del tentato omicidio dell’ex moglie Lavinia Limido e dell’omicidio del padre di lei, Fabio, intervenuto in difesa della figlia aggredita e sfregiata a coltellate in via Menotti.
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