LOS ANGELES
Negata la libertà vigilata a Erik Menendez dopo 35 anni in cella

(ANSA) - LOS ANGELES, 22 AGO - Erik Menendez resterà in
carcere. Un tribunale di sorveglianza di Los Angeles ha negato
la libertà vigilata al minore dei due fratelli condannati per
l'omicidio dei genitori, commesso nell'agosto del 1989 nella
villa familiare di Beverly Hills. Dopo un'udienza durata tutto
il giorno, i commissari hanno giudicato Menendez "ancora un
rischio per la società", soprattutto alla luce della sua
condotta in prigione, dove si trova dall'arresto avvenuto nel
gennaio del 1990.
"Il 21 agosto è il giorno in cui la mia famiglia ha scoperto
che i miei genitori erano morti, l'inizio del loro percorso di
trauma", ha ricordato Erik, collegato in videoconferenza dal
carcere di San Diego. Oggi 53enne, ha cercato di dimostrare di
essere cambiato dietro le sbarre, parlando di fede, sobrietà e
attività a sostegno dei detenuti più anziani. Ma la commissione
ha elencato una serie di infrazioni: dall'uso del cellulare "in
modo egoista, come se le regole per lui non valessero", a
collaborazioni con bande, traffico di droga, violazioni
disciplinari e persino uno schema di frode fiscale. A suo favore
sono intervenuti oltre dieci parenti, tra cui la zia Teresita
Menendez-Baralt, malata di cancro, che ha dichiarato di averlo
perdonato e di volerlo accogliere in casa.
Al termine di un processo altamente mediatico, i due rampolli
furono riconosciuti colpevoli di omicidio volontario e
condannati all'ergastolo senza condizionale nel 1996. Il
tribunale accolse la versione dei procuratori, secondo cui i
fratelli puntavano all'eredità milionaria del padre, pezzo
grosso dell'industria discografica. La difesa sosteneva invece
che i due, di 21 e 18 anni all'epoca, avessero agito dopo
decenni di violenze e abusi sessuali inflitti dal padre e
coperti dalla madre.
Dopo una lunga battaglia dei familiari per la revisione del
caso, tornato alla ribalta anche grazie alla serie Netflix
'Monsters: The Lyle and Erik Menendez Story', lo scorso maggio
un giudice di Los Angeles ha ridotto la loro condanna a 50 anni,
in quanto avevano meno di 26 anni al momento del crimine,
rendendoli eleggibili per la libertà vigilata. Il parere
contrario del Board of Parole Hearings sbarra la strada alla
scarcerazione. Solo tra tre anni i difensori potranno inoltrare
nuovamente la richiesta. Venerdì sarà il fratello maggiore Lyle
a comparire davanti alla stessa corte. (ANSA).
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