MILANO
Nuova arma contro il glioblastoma, cellule su misura

(ANSA) - MILANO, 26 AGO - Una nuova arma contro il
glioblastoma, uno dei tumori cerebrali più aggressivi e
difficili da trattare, è stata ideata da un team dell'Istituto
Neurologico di Milano, che ha avviato uno studio pubblicato ora
su Nature Communications sfruttando le difese immunitarie dei
pazienti.
L'équipe di studiosi, guidata da Serena Pellegatta, utilizza
infatti i linfociti T infiltranti il tumore. Queste cellule del
sistema immunitario sono presenti ma nel glioblastoma poche e
spesso "esauste", quindi poco funzionali. Con il metodo ideato
al Besta vengono raccolte con il tessuto tumorale e poi in
laboratorio isolate ed espanse per essere reimpiantate.
Lo studio ha coinvolto 161 pazienti con diagnosi di glioma
diffuso. Nei test di laboratorio, i tr-TIL, espansi con successo
dal tumore dei pazienti, sono stati somministrati in modelli
animali determinando un rallentamento della crescita del tumore
nel 70% degli animali, con quindi un corrispondente aumento
della sopravvivenza.
Il protocollo è stato già adattato agli standard Good
Manufacturing Practices (Gmp), requisito fondamentale per l'uso
clinico, ed il prossimo passo sarà l'avvio dello studio clinico
ReacTIL che testerà sicurezza ed efficacia di questa terapia nei
in pazienti con glioblastoma.
Se i risultati saranno confermati, una nuova strategia
personalizzata per il trattamento del glioblastoma sarà
disponibile per i pazienti, "affrontando - hanno sottolineato
dal Besta - una delle sfide più difficili in oncologia". (ANSA).
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