LA CRISI
Pro Patria, Greco al capolinea. Ipotesi Bolzoni ad interim
Squadra in caduta libera, Turotti si confronta con la società per la svolta tecnica
Il destino di Leandro Greco, allenatore della Pro Patria, è segnato ma solo oggi, martedì 9 dicembre, scopriremo se sarà sollevato dall’incarico oppure se gli sarà rinnovata la fiducia. La pessima prestazione dell’altra sera, costata l’ennesima sconfitta casalinga, contro la Dolomiti Bellunesi impone una scelta comunque dolorosa perché il giovane tecnico romano ha messo l’anima in questo progetto. Non è stato fortunato, soprattutto negli episodi pensando al rigore dato e poi tolto, come era capitato a Gongorzola, che poteva avere un impatto sul match.
Paga scelte altrui
E paga alcune scelte di mercato che, a posteriori, forse non avrebbe avallato. Ma quella mano di Sandro Turotti scivolata sul tavolo della sala stampa per mimare il gesto di tirare una riga è un segno di insofferenza suo e della società per la posizione di classifica e per i risultati che non ci sono. Il direttore sportivo ha comunque specificato che le colpe sono di tutti, anche sue. Un modo per esternare la sua delusione, la sua rabbia per la piega che ha preso anche questa stagione.
Verso un altro crocevia
Ieri ha trascorso la giornata a valutare ogni ipotesi, a contattare la società, tutta la società, per poi prendere la decisione che oggi sarà comunicata prima che la squadra si raduni per preparare la trasferta di domenica ad Arzignano, altro crocevia di un girone di andata che, se possibile, è peggio di quello della scorsa stagione. Sembra incredibile ma è così. E allora si ricorre alla discutibile legge del pallone secondo cui l’allenatore paga per tutti. Se, come appare scontato, pagherà Greco, chi prenderà il suo posto? Bella domanda sapendo che Turotti non è uso cambiare guida tecnica in corso d’opera.
I papabili
Nomi tanti, qualcuno ha fatto quello di Giacomo Gattuso, altri addirittura di Beppe Sannino ma la soluzione immediata potrebbe essere la promozione temporanea di Francesco Bolzoni dalla Primavera, già apprezzato in società. Ma anche questa è una possibilità non una certezza immaginando che la situazione è tale da indurre Turotti a virare su un allenatore esperto che sappia lavorare anche sotto l’aspetto psicologico di una Pro Patria spenta quanto fragile emotivamente.
Proprietà a metà e rinforzi
Ma la questione allenatore non è la sola che il direttore deve affrontare. Bisogna mettere d’accordo anche le due componenti della società sapendo che la questione tecnica deve sposarsi con i rinforzi – almeno due o tre – per dare una mano alla difesa e al centrocampo. E rinforzi significano ulteriori spese e si sa che aprire la borsa non è facile soprattutto per l’attuale maggioranza che potrebbe, in tempi ragionevolmente brevi, lasciare campo all’attuale minoranza. Per cui a Turotti il lavoro non manca. Senza tralasciare un opportuno faccia a faccia con la squadra.
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