IL FORUM
«Putin non vuole finire la guerra. Ventisei Paesi con noi»
Il presidente dell’Ucraina, Volodymyr Zelensky, ha aperto la 51esima edizione del Forum Teha di Cernobbio

«Ventisei Paesi del gruppo dei Volenterosi sono pronti a sostenere l’Ucraina con garanzie sulla sicurezza, soprattutto al termine della guerra. Garanzie, non solo militari, ma anche economiche, soprattutto in vista del progetto di ricostruzione dell’Ucraina dove contiamo sulla partecipazione anche dei grandi player italiani». Il presidente dell’Ucraina, Volodymyr Zelensky, ha aperto la 51esima edizione del Forum Teha di Cernobbio in corso – fino a domenica 7 – a Villa d’Este di Cernobbio. «È il terzo anno consecutivo che il presidente ucraino partecipa: il primo anno in remoto, nel 2024 in presenza e quest’anno ancora in video», lo ha presentato l’amministratore delegato di The European House - Ambrosetti Valerio De Molli lasciandogli la parola.
«L’esercito ucraino è la principale sicurezza di garanzia e, se rimarrà tale, lo sarà anche per tutta l’Europa – ha proseguito Zelensky –. Il presidente Trump si aspetta un miglior coordinamento tra Europa e Usa ed è deluso dei Paesi che continuano a comprare petrolio dalla Russia, come l’Ucraina. L’indipendenza energetica dalla Russia è essenziale per rafforzare il legame con gli Stati Uniti. Putin non vuole porre fine a questo conflitto. Se aumenterà la pressione sulla Russia, per esempio con nuove sanzioni, si potrà arrivare a un cessate il fuoco. Al momento non crediamo che Putin sia veramente pronto a concludere il conflitto, sono solo parole, e non ci fidiamo di lui».
I lavori sono poi proseguiti con la prolusione dell’ad di Teha, Valerio De Molli.
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