LO SPETTACOLO
Max ritorna... Tarcisio

Fotografo rompiballe con manie suicide, poliziotto tra passato e presente in una Milano noir, avvocato derubato anche della carta igienica: Il legnanese Max Pisu ha più volte dimostrato il suo valore come attore a tutto tondo.
Passando da una commedia con humor inglese quale «Nudi e crudi» di Alan Bennett, dove interpretava Mr Ransome, a «Il rompiballe» di Francis Veber che ha portato in scena fino alla scorsa settimana al San Babila a Milano, fino a «Bella con l’anima» di Antonio Zamberletti nella quale ha mostrato il suo lato «noir».
E non finisce qui: domenica 9 giugno, alle ore 16, Max Pisu presenterà alla Scala il Coro delle Voci Bianche dell’Accademia.
Ma sabato 1 giugno al Lido di Agno, in Canton Ticino (via Rivera 8), con «Recital» torna a vestire i panni con cui l’abbiamo conosciuto: quelli di Tarcisio, che, ammette, resta il personaggio che ama più di ogni altro.
«Perché - spiega Max Pisu - Tarcisio è la mia comicità, la mia chiave comica. Che è un po’ anche quella di Pignon del Rompiballe, tenero, comico, romantico. E anche cinico. Una chiave che è quella di Jerry Lewis, Charlie Chaplin, Buster Keaton, ai quali mi ispiro: non è solo la battuta, ma è anche mimica e movimento».
Il recital formato dall’insieme dei suoi monologhi e dei suoi personaggi, uno dei quali è appunto proprio Tarcisio, quel tizio «che va in qualsiasi contesto, è stato in gita a Lourdes, al G8, nella Parigi dei gilet gialli, perché si adatta, non ha limiti, non è una semplice macchietta, ma diventa un personaggio reale» trasporta in uno spettacolo che tocca la quotidianità con le sue peripezie e l’attualità. Facendo ridere e riflettere.
«Nei monologhi – aggiunge – cerco di parlare di cose che fanno ridere, ma che sono anche amare, unendo nei personaggi proprio la comicità e la tenerezza, perché questa è la chiave che mi piace portare avanti. Credo che la comicità non possa essere definita, ci sono regole ma non è detto che funzionino: ce l’hai dentro arriva e spiazza in quel momento. Oggi è molto cambiata, diversa, più veloce da quando si raccontava».
Più «tormentone» immediato, insomma. Ma quella di Pisu resta una comicità da ascoltare. E non stanca. In attesa di vederlo nelle vesti di presentatore del Coro Voci Bianche diretto dal maestro Bruno Casoni alla Scala (biglietti ancora disponibili in alcuni settori dei palchi e della galleria).
«Un mese fa ho presentato un concerto di fiati - racconta - ora circa cento ragazzi con i loro brani. Li presenterò in modo leggero, ironico, nel senso che aiuti un pubblico anche di bambini a capire di che cosa si tratta».
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