SALUTE
Allergie, tra pollini e inquinamento

Molte allergie sono provocate dagli allergeni che entrano nell’organismo con l’aria che respiriamo e la correlazione tra l’inquinamento atmosferico e il maggior numero di patologie respiratorie è una conseguenza immediata.
GLI INQUINANTI
Gli inquinanti (pollini e allergeni) danneggiano le mucose del naso e della gola, facilitando la loro penetrazione. A questo inconveniente si aggiungono gli effetti del cambiamento climatico, in particolare l’aumento della temperatura, con un anticipo di fioritura della betulla e del cipresso, un ritardo delle graminacee e della parietaria. È dimostrato inoltre che l’inquinamento atmosferico danneggia la cosiddetta barriera epiteliale, muro di mattoni a difesa del sottostante sistema immunitario. Si calcola che negli ultimi sessant’anni siano più di 350 mila le sostanze inquinanti in grado di danneggiare la barriera epiteliale, con conseguenti malattie allergiche e croniche dell'apparato respiratorio. Indipendentemente dalla predisposizione genetica, tutti possiamo diventare allergici a causa dell’ambiente sempre più inquinato che ci circonda. A conferma di questa tesi, il minor numero di allergie nei bambini di zone rurali rispetto ai loro coetanei che vivono in città. Questo spiega anche perché nel mondo occidentale ci sono più malattie allergiche rispetto ai paesi meno sviluppati.
I BAMBINI E LE ALLERGIE
I bambini sono i più esposti alle allergie respiratorie. In Italia, uno su tre presenta episodi di respiro affannoso prima dei 3 anni. Per tutte le età è fondamentale la prevenzione, seguendo uno stile di vita sano e rimanendo costantemente informati sui sistemi di monitoraggio ambientale, sia per i pollini che per gli inquinanti in genere. Una informazione continua è possibile collegandosi ai siti ufficiali. Molta attenzione per gli allergici, sia adulti che bambini, va rivolta agli allergeni indoor, in particolare gli acari nella polvere e i peli degli animali domestici. Nella scelta dei farmaci di automedicazione, in particolare gli antistaminici, è bene sentire sempre i consigli del farmacista e leggere attentamente il foglietto illustrativo. Ma se la sintomatologia persiste, è meglio chiedere una visita al proprio medico o a uno specialista.
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