MILANO
>>>ANSA/Gender gap, in Italia divario doppio della media europea
(ANSA) - MILANO, 08 NOV - All'inizio della carriera, tra i 20
e i 30 anni, le differenze tra uomo e donna sono minime ma a 35
anni un uomo lavora nel 95% dei casi, mentre una donna ha solo
il 50% di probabilità di essere occupata, il 40 % di essere
inattiva e il 10 % di essere disoccupata. A 65 anni la
situazione non migliora per le donne, che accedono alla pensione
in poco più della metà dei casi, mentre l'altra metà risulta
inattiva. Sono i dati della nuova ricerca dell'Osservatorio Elle
Active!, condotta dal gruppo Hearst e dal Centro di ricerca sul
lavoro (Crilda) dell'università Cattolica di Milano.
Presentati oggi al forum di Elle Italia in programma alla
Cattolica fino a domani, dai dati emerge con chiarezza "quanto
l'intera vita lavorativa delle donne sia costretta a procedere
in modo molto più discontinuo e frammentato". Sebbene si sia
registrato un lieve miglioramento del tasso di occupazione
femminile, passato dal 55% del 2022 al 56,4% del 2024, il
mercato del lavoro italiano soffre di un preoccupante gender gap
con un divario tra uomini e donne occupati del 19,4%, quasi il
doppio della media europea
Il peso del lavoro domestico e di cura continua a gravare
soprattutto sulle donne, che vi dedicano in media 4 ore e 37
minuti al giorno contro un'ora e 48 minuti degli uomini, secondo
dati Istat. "Il momento cruciale in cui per molte donne la
carriera subisce un cambiamento è la nascita del primo figlio:
una madre su 5 nel 2025 ha abbandonato permanentemente il
proprio lavoro - ha detto il professor Claudio Lucifera che ha
coordinato la ricerca - Quella è la fase in cui molte donne
cominciano ad accumulare divari crescenti di anzianità di
servizio e anni di contributi previdenziali che poi non riescono
più a recuperare".
L'Italia ha una quota di part-time femminile (31,5%) più
elevata della media europea (28%) e un gap di circa 23 punti
percentuale rispetto alla quota di part time maschile (8%). Ma
la ricerca evidenzia anche che "la segregazione occupazionale di
genere in Italia è tra le più alte in Europa". Circa la metà
dell'occupazione femminile risulta concentrata in sole 21
professioni, mentre per gli uomini le principali professioni
sono 53. Inoltre, il divario retributivo di genere (gender pay
gap) aumenta progressivamente lungo tutto il ciclo di vita fino
ad impennarsi verso la fine della carriera (con un divario di
oltre il 30%). (ANSA).
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