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Balasso e Di Mauro: quali sono le sfumature nere della nostra umanità
Verità, menzogna e illusione al Lac di Lugano il 4 e 5 febbraio

Il tema della verità e della menzogna si trasforma in quello dell’illusione, intesa come rifugio disperato, al Lac di Lugano il 4 e il 5 febbraio, con Natalino Balasso e Michele Di Mauro protagonista della commedia in tre atti di Eduardo De Filippo La grande magia. «La grande magia è un testo complesso - scrive nelle sue note il regista Gabriele Russo -, ha l’ampiezza e lo sguardo del gran teatro e allo stesso tempo offre sfumature nere della nostra umanità, tratti psicologici addirittura espansi nella nostra società contemporanea rispetto al 1948, anno in cui lo spettacolo andò in scena per la prima volta suscitando reazioni controverse e per lo più negative, poiché il testo non fu capito e apprezzato. Per Eduardo quella fu una profonda delusione e il fatto che lui stesso abbia vissuto l’amarezza dell’incomprensione del pubblico rivela quanto questo testo sia intriso di profondità e potenzialità per raccontare oggi le nostre emozioni, le nostre incertezze e le nostre ossessioni». La storia racconta di un uomo deriso per l’eccessiva gelosia nei confronti della moglie. Durante uno spettacolo di magia, un illusionista finge di far sparire la donna per poterle far incontrare l’amante, ma lei fugge definitivamente. Il mago fa credere al marito che la donna si trova in una scatola e potrebbe riapparire solo se lui credesse nella sua fedeltà, ma l’uomo preferisce l’illusione piuttosto che una moglie adultera.
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