DA GUSTARE
Bevande vintage, in un sorso d’antan il gusto dei ricordi
I giovani, cresciuti con i moderni soft drinks, le stanno riscoprendo. Fanno parte di una cultura del bere che valorizza la qualità degli ingredienti e il piacere del gusto ad ogni sorso
In un mondo di ragazzini che acquistano lattine della bevanda energetica Monster, evocando un futuro un po’ distopico, c’è chi ama bere le certezze. Per questo nessun sapore potrà superare in bontà e fascino spuma, ginger e cedrata. Queste bibite vintage evocano ricordi d’infanzia, momenti conviviali e una semplicità che sembra quasi perduta nel ritmo della vita moderna. Con i loro nomi che sanno di tempi passati, queste bevande rappresentano una dolce alternativa ai soft drink odierni, offrendo un viaggio nostalgico in un passato che continua a donare momenti di gioia liquida. Sono tre le principali bevande vintage, appunto cedrata, ginger e spuma a cui si aggiunge anche il chinotto. Le bevande analcoliche hanno sempre avuto un posto speciale nella cultura italiana, non solo come semplici dissetanti, ma come veri e propri protagonisti delle merende e delle serate di intere generazioni. Sono veri e propri simboli di un’epoca. Il loro fascino risiede non solo nel gusto, ma anche nei ricordi e nelle emozioni che evocano. Per molti, bere una di queste bibite significa fare un tuffo nel passato, rivivere momenti di felicità e spensieratezza, quando le giornate erano scandite da ritmi più lenti e semplici della gioventù.
Uno degli aspetti che accomuna queste bevande è l’attenzione alla qualità degli ingredienti. Fattore considerato fondamentale per una larga parte di consumatori evoluti che compie scelte di acquisto privilegiando la qualità. In un’epoca in cui i prodotti industriali e standardizzati - spesso pieni di zuccheri e additivi - dominano il mercato, le bibite vintage si distinguono per l’uso di materie prime naturali e per i metodi di produzione artigianali. Questo non solo conferisce loro un sapore unico, ma le rende anche una scelta più sana e consapevole. Negli ultimi decenni, il gusto dei consumatori è cambiato, influenzato da nuove tendenze e da un mercato globale sempre più competitivo. Tuttavia, la riscoperta delle bibite vintage dimostra che c’è ancora spazio per i sapori autentici e tradizionali. Molti giovani, pur essendo cresciuti con i moderni soft drink, stanno riscoprendo queste bevande del passato e apprezzandole per la loro unicità e per la storia che portano con sé.
L’Italia ha una lunga tradizione di bevande analcoliche, che vanno oltre le bibite vintage. Basti pensare all’acqua di Seltz, una delle prime bevande gassate, o al chinotto, un’altra bevanda dal sapore inconfondibile e amaro. Queste bevande fanno parte di una cultura del bere che valorizza la qualità e il piacere del gusto, piuttosto che la quantità e l’immediatezza. I bar e i caffè italiani hanno sempre avuto un ruolo centrale nella diffusione e nella popolarità di queste bevande. Sono luoghi di incontro e socializzazione, dove le persone si fermano per una pausa, una chiacchierata e, ovviamente, una bibita. Negli anni Cinquanta e Sessanta del Novecento, ordinare una spuma o un gingerino al bar era un rituale quotidiano per molti, un piccolo lusso che tutti potevano permettersi. Negli Ottanta, la spuma e la cedrata, si bevevano all’oratorio (e su questo tema molti ragazzini dei tempi evocheranno una gara sciocca che andava di moda dopo aver bevuto le bibite gasate). Ma quando si parla di bevande vintage non ci sono solo tre principali evocate come spuma, cedrata e ginger. Dobbiamo pensare all’Italia degli anni Sessanta del Dopoguerra, dove c’era la Coca Cola, dove le bevande ora considerate vintage, appunto, avevano già una tradizione consolidata che passa da una intramontabile “acqua e menta” e la spremuta di limoni, una limonata che negli anni Quaranta è divenuta una bevanda industriale prima ancora della nascita della Lemonsonda e, ancora, l’orzata. Infine, diffuso soprattutto in Sicilia, il tamarindo era una delle bevande estive per eccellenza, prodotto a partire dall’omonimo frutto e un misto di spezie. Bevande che saranno pure vintage o antiche, per dirla alla Drusilla Foer, ma restano sempre buonissime.
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