MILANO
Borsa: la tregua sui dazi spinge Milano (+1,8%) e l'Europa

(ANSA) - MILANO, 12 MAG - Le Borse europee proseguono in
rialzo, anche se hanno limato i guadagni della mattinata,
guardando ai futures Usa che sono in forte ascesa grazie alla
tregua di 90 giorni sui dazi raggiunta fra gli Stati Uniti e la
Cina.
Piazza Affari il Ftse Mib guadagna l'1,8% sopra 40.000 punti
ai massimi da fine 2007 con in vetta Stellantis (+7,18%),
tallonata da Mediobanca (+6,13%) sulla quale sono ripresi gli
acquisti che la allontanano sempre di più dal valore offerto da
Mps (+0,45%). Forte anche Stm (+6%) in una giornata favorevole a
un po' tutti i settori ma ancora di più ai semiconduttori per la
schiarita fra Washington e Pechino. Unicredit dopo i conti
record cresce del 4%.
Le scommesse su una tregua anche nella guerra in Ucraina
deprimono invece i titoli della difesa come Leonardo (-4,5%).
Vengono lasciate indietro anche le utilities a partire da Terna
(-3%) e Snam (-2,6%).
Corre la Borsa di Londra (+1,8%) malgrado le vendite su
AstraZeneca (-3%) che come gli altri farmaceutici a partire
dalla danese Novo Nordisk (-4%) risente dell'annuncio di Trump
di tagliare i prezzi dei medicinali negli Stati Uniti. Bene
intonata Parigi (+1,34%) e con più cautela Francoforte (+0,89%)
dove tuttavia Prosieben vola oltre il prezzo della controfferta
di Ppf (+19,9% a 7,1 euro).
La svolta sui dazi ha fatto impennare il dollaro contro
l'euro, che è stata finora un rifugio per gli investitori di
fronte al crollo degli asset statunitensi. La moneta unica è
scesa fino a cedere l'1,5% a 1,1084 dollari, nella sua peggiore
giornata dell'anno.
Hanno perso valore anche i Treasuries americani facendo
salire i rendimenti per il venir meno delle attese di un taglio
dei tassi della Fed. In sintonia si muove anche il Bund tedesco
con l'effetto di far ridurre a 103,7 punti base lo spread col
Btp il cui rendimento è invece poco mosso al 3,66%
Recuperano terreno il petrolio che sale del 3% a 62,8
dollari al barile, il gas (+2,2%), i metalli come il rame
(+1,4%) e le materie prime agricole con l'allontanarsi dei
timori di recessione. Scende invece il bene rifugio
d'eccellenza, l'oro. (ANSA).
© Riproduzione Riservata