IL PROBLEMA
Busto, i cartelloni pubblicitari e i rischi per gli automobilisti
La segnalazione: visuale ostruita per chi da via Ciclamino deve immettersi in corso Sempione
I cartelloni pubblicitari ostruiscono la visuale. E immettersi sulla strada principale diventa un rischio. Succede a Busto Arsizio, la segnalazione arriva da un lettore. Da circa una settimana sono comparsi dei cartelloni che impediscono a chi, da via Ciclamino deve immettersi in corso Sempione, di vedere se sopraggiungono altre auto. Con conseguente rischio di incidenti.
LA LETTERA
«Mi trovo a scrivere queste poche righe dopo aver segnalato ai vigili urbani di Busto Arsizio pochi giorni fa la difficoltà di uscire dalla nostra via, via Ciclamino (a fondo chiuso, quindi con un'unica possibilità di uscire su corso Sempione) a causa della presenza da circa una settimana di alcuni cartelloni pubblicitari che impediscono la visuale per chi dalla nostra via deve immettersi appunto su corso Sempione. Mi avevano detto telefonicamente e gentilmente che avrebbero fatto un sopralluogo; non avendo ad oggi un riscontro, nel senso che i cartelloni sono ancora al loro posto, ho richiamato il suddetto comando di Polizia Locale. Mi hanno risposto che il sopralluogo è stato fatto e che i cartelloni sono alla giusta distanza da via Ciclamino (dalla quale tutti noi cerchiamo di uscire quotidianamente con grandi rischi). Mi è stato anche detto di prendermela con chi ha scritto il codice della strada cioè con il governo che ha scritto la norma».
Il lettore prosegue: «Mi spiace tanto che chi dovrebbe avere interesse a garantire la sicurezza dei cittadini ributti ad altri, ovviamente non rintracciabili, la responsabilità di certe regole. Mi è stato dato un indirizzo mail, del responsabile della viabilità del nostro Comune, al quale ho scritto e dal quale ancora non ho ricevuto risposta. Chiedevo con estrema semplicità che al di là delle regole del codice della strada potessero provare loro stessi ad uscire in diversi orari della giornata per capire cosa rischiamo ogni volta, anche più di dieci al giorno, quando ci immettiamo su corso Sempione. Spero che queste poche righe possano servire a fare ragionare in tempi brevi (e non alla fine della campagna pubblicitaria) chi controlla la nostra sicurezza sulle strade della nostra città».
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