L’INIZIATIVA
Busto si veste di primavera: weekend di eventi
Mercatini, rievocazioni storiche, raduni motoristici e street food

«Più si fa, più la gente ama stare in città. Se non succede nulla, la gente va nei centri commerciali» osserva con convinzione Enza Riggio, commerciante della gioielleria Maestrini e rappresentante del Cccc (Comitato commercianti centro cittadino). Un concetto che Busto Arsizio sembra aver compreso, tanto che a partire dall’ultimo weekend di marzo vedrà il centro città e il Museo del Tessile trasformati in un palcoscenico di eventi, mercatini e occasioni di incontro.
L’assessore al Commercio Matteo Sabba parla di un «lungo weekend strapieno di eventi» tra il 29 e il 30 marzo, tracciando il quadro di un programma intenso: sabato 29 “l’Academy degli eventi”, una giornata formativa dedicata a chi vuole avvicinarsi all’animazione e alla gestione di eventi; ancora il 29 e domenica 30, la mostra “C’era una volta il giocattolo“, con oltre 400 pezzi d’epoca; e poi sempre il 30 il ritorno di “Benvenuta Primavera“, il raduno motoristico a scopo benefico che chiuderà Viale Montello dalle 8 alle 20. Appuntamenti a cui si sovrappone, il 28, il 29 e il 30 marzo, il primo giorno dei mercatini occasionali, in piazza Santa Maria, con il Festival delle tradizioni italiane e il Mercato contadino. «Vogliamo che Busto possa essere un centro commerciale a cielo aperto», ribadisce Sabba, sottolineando l’importanza di queste iniziative per il commercio locale.
BUSTO VINTAGE
Non a caso, tra gli appuntamenti di aprile e maggio, si guarda già avanti (ma forse, e in un senso solo positivo, anche indietro) con il Busto Vintage, evento che porterà il centro città in un’atmosfera anni ‘20 e ‘30, tra giochi d’epoca e rievocazioni.
«Per questo quinto anno di “Benvenuta primavera” ci saranno anche le auto del Club Clay Regazzoni e i motoscafi da corsa di Baba Racing» anticipa Alfio Crespi del Motoclub Bustese, ricordando la strada compiuta da quella prima edizione in cui «c’eravamo solo noi con le nostre moto» ma comunque sottolineando il mai mutato proposito dell’iniziativa: «Vivacizzare la zona e fare benificenza».
L’entusiasmo degli organizzatori è palpabile. Antonio Raviele, ex docente di motoria e curatore della mostra sul giocattolo, parla con emozione della sua collezione, fatta di «giocattoli di legno e latta, pezzi rari dagli anni ‘40 ai ‘50». Una passione che nasce dal desiderio di far rivivere ricordi d’infanzia e raccontare un’epoca attraverso i giochi: «È una mostra che dedico alla mia nipotina Cecilia» aggiunge Raviele, tenendo inoltre a ringraziare le sue collaboratrici Giusi Pincitore e «la mia seconda mamma Emilia».
A presentare la giornata di “Academy” è Domenico Marchetti, della Marchetti Eventi, che spiega: «Sarà una full immersion nel mondo dell’animazione e dell’organizzazione di eventi. Un corso gratuito, aperto a tutti gli interessati, che permetterà di acquisire competenze pratiche e testarle direttamente sul campo proprio alla mostra “C’era una volta il giocattolo”, il giorno dopo». Un progetto che, come sottolinea Sabba, ha anche una valenza strategica: «Grazie a questa iniziativa disporremo di nuovi animatori anche per i nostri eventi futuri», o dovremmo dire imminenti. Il fine marzo fin qui presentato, infatti, darà l’impulso alle più articolate iniziative previste per i mesi successivi. Già avviati a marzo e ben distribuiti fino a dicembre 2025, ecco i mercatini dell’antiquariato e di slow food, quelli del Consorzio ambulanti dell’Insubria i “so fare” di Federcasalinghe, anche se a rubare la scena saranno, nel parco del Tessile, gli stand di street food di aprile (Festa siciliana, Antiche tradizioni del Sud), maggio (Pizza festival), giugno (la Puglia che ti piglia, Festival della carbonara) e settembre (Viva la Puglia).
E per maggio, in particolare, Sabba e Marchetti presentano Busto Vintage, che, spiega l’assessore, «trasformerà il centro di Busto in una location anni ‘20-’30, con luna park d’epoca e altre iniziative». Marchetti parla di «una giornata dedicata interamente al mondo vintage, coinvolgendo attività e realtà affini al settore». L’obiettivo? «Soprattutto riportare bambini e ragazzi in piazza, disconnettendoli per un giorno dalla tecnologia».
LUOGO DI SOCIALITA’
Tutto si lega, dunque, in un unico filo conduttore: far riscoprire Busto Arsizio come luogo di incontro e di socialità. «Abituiamoci a vivere le nostre strade, i nostri mercati, le nostre piazze», incalzano Sabba e Riggio, lasciando intendere che la città è viva quando le persone la scelgono. E di certo, a fine marzo, Busto offrirà più di un buon motivo per farlo.
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