BOTTA E RISPOSTA
Case popolari vuote: «Il Pd sbaglia i conti»
Dura replica del presidente di Aler Varese, Stefano Cavallin, alla polemica sollevata dai Dem Astuti e Bernardoni sul numero di alloggi non disponibili. «Ecco i dati reali»

Botta e ora risposta sulla questione delle case popolari in provincia di Varese. Il Pd, col consigliere regionale Samuele Astuti e la segretaria provinciale Alice Bernardoni, aveva sollevato ieri, venerdì 4 luglio, la polemica indicando in 1.462 gli alloggi popolari vuoti in provincia di Varese e definendo quindi “fallimentare” la politica abitativa della Regione.
Oggi, sabato 5 luglio, la replica - dati alla mano - di Stefano Cavallin, presidente di Aler Varese. Eccola: «I dati diffusi dal Partito Democratico risultano parziali e non accuratamente interpretati per cui desidero fornire alcune precisazioni non solo ai media ma anche, e soprattutto, all’opinione pubblica». Questa la premessa.
«Il conteggio degli alloggi considerati “vuoti” comprende sia le unità in corso di ristrutturazione (380) sia quelle recentemente rilasciate (275) e attualmente oggetto di verifica tecnica per il ripristino. Il numero effettivo di alloggi in attesa di ristrutturazione nella provincia di Varese è pari a 524 su un patrimonio complessivo di 6.695 unità, corrispondente a circa il 7,8%. Una percentuale in linea con quella di qualunque gestore immobiliare che operi su larga scala e gestisca un patrimonio complesso come quello di Aler, pari a quasi 19.000 unità nelle province di Varese, Como e Monza Brianza».
«Non posso nascondere - aggiunge Cavallin - un certo rammarico per come, anche questa volta, il Partito Democratico abbia scelto di impostare il dibattito su basi parziali, alimentando percezioni distorte. Questa impostazione rischia di occultare le reali criticità che insistono invece sul patrimonio comunale di Varese, spesso trascurato nella manutenzione e nella pianificazione di lungo periodo». Stoccata dunque al Comune di Varese, a guida centrosinistra.
«Aler, con il sostegno di Regione Lombardia e la sensibilità dimostrata dal presidente AttilioFontana verso il territorio, ha in corso investimenti per circa 40 milioni di euro nella sola provincia di Varese, di cui 33,3 milioni destinati al capoluogo. Interventi che testimoniano una progettualità chiara e una volontà di rispondere concretamente alle esigenze abitative delle famiglie più fragili» afferma Cavallin. Che prosegue: «A questi dati voglio aggiungere l’importante quota messa a disposizione da Regione Lombardia a titolo di Contributo regionale di solidarietà che per la provincia di Varese ammonta a 1.234.636,65 euro. Preciso altresì che Regione elargisce lo stesso contributo anche alle amministrazioni in proporzione agli inquilini aventi diritto che occupano gli alloggi comunali». «Nei report condivisi il Comune di Varese risulta essersi aggiudicato solamente 40.354,12 euro che rapportato alle somme percepite dagli altri Comuni della provincia aventi un patrimonio presumibilmente simile, suggerisce la presenza di un’elevata percentuale di alloggi sfitti» è la presa di posizione del presidente di Aler. «A chiudere, anticipo che Aler è risultata aggiudicataria del progetto L1-K1 che interesserà l’intero suo patrimonio sul territorio del comune a Varese. L’azienda si avvicinerà ulteriormente ai suoi inquilini mediante l’utilizzo di uffici mobili oltre che elargire, nell’arco di un biennio, un contributo pari ad un importo complessivo di 205.200 euro, a titolo di sostegno per le spese energetiche. A beneficiarne saranno tutti coloro che hanno dichiarato un Isee minore o uguale a 15.000 euro».
Cavallin si toglie poi un sassolino dalla scarpa, osservando che analoga notizia, scaturita da polemica sollevata dal Pd, era emersa il 20 luglio 2024: «Sempre il Partito Democratico aveva espresso critiche sui tassi di sfitto, all’epoca pari al 9,3%». La quota, secondo Aler, è invece inferiore: 7,8%. «Appare evidente come queste periodiche contestazioni, che puntualmente emergono ogni anno in concomitanza con precise scadenze politiche e comunicative, rispondano a una strategia di visibilità, che tuttavia finisce per mettere in luce, indirettamente, l’impegno e l’efficienza con cui Aler sta affrontando un tema complesso e delicato come quello dell’edilizia residenziale pubblica». Cavallin annuncia infine che martedì 8 luglio presenterà una relazione con tutti i dati «durante la Commissione dei Servizi Sociali del Comune di Varese». «La nostra priorità resta garantire ai cittadini trasparenza, qualità degli interventi e tempi di risposta sempre più rapidi».
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