IN TAZZINA
Colazione: non esiste solo ‘na tazzulella ‘e cafè
Le alternative alla classica bevanda: dal tè matcha al mate, dalla tisana hierba Luisa all’orzo
C’è sempre quel momento della vita in cui si inizia a cercare una alternativa al caffè. O al cappuccino. E poi a ridurre l’assunzione di zuccheri. Ad alcuni accade durante un viaggio, una vacanza dall’altra parte del mondo, magari in Sud America facendo colazione con bustine di tisane dai nomi inconsueti, hierba Luisa, e quelle bevande a base di foglie di coca in Perù dal gusto amarognolo - non è una bevanda facile da apprezzare per gli italiani, provoca anche nausea - oppure il tè mate (hierba o yerba mate).
Altri ne fanno una questione di gusto e, moltissimi, invece sono a caccia della bevanda della salute che produca effetti positivi e piacevoli ma non abbia un impatto negativo magari su sonno, cuore o pressione arteriosa. A riprova che il caffè e il cappuccino saranno pure amatissimi, è in aumento la ricerca di alternative energetiche e naturali da assumere al momento del risveglio e della colazione per dare carica alla giornata. C’è poi tutta quella schiera di persone, sono davvero tantissime, che devono tenere a bada la pressione e dunque diventa una questione di salute ci sono i sostituti: dal famoso ginseng (che spopola in rigorosa tazza grande al bar) ai “mocaccini” dove praticamente il caffè scompare in questo cappuccino con cioccolato e panna ed è oramai diffuso anche nelle miscele della macchinette a cialde. Fino ad arrivare al caffè d’orzo ancora parecchio diffuso mentre chi si è votato alla veganesimo non disdegna il caffè di cicoria che però nel nostro Paese ha il sapore della guerra (e del tempo di ristrettezze di epoca fascista).
Le alternative sono parecchie: alcune antiche che arrivano da tradizioni differenti, come gli infusi a base di erbe e il mondo ne è pieno. Per i nostri gusti, il tè verde è molto apprezzato. Tra le bevande che permettono di fare il pieno di energia e che forniscono una bella carica al mattino c’è il tè matcha, elisir dei monaci buddisti, e pieno di vitamine (B1, b2 e C). C’è poi il cacao crudo: le fave sono lavorate a basse temperature in modo da conservare le proprietà organolettiche e nutritive. Si consuma in polvere che è visivamente più chiara rispetto al cacao tradizionale, viene diluita in acqua oppure latte vaccino ma anche quelli di natura vegetale (i palati più esperti in materia di cacao sostengono che la soia e soprattutto il latte di riso ne esaltino il sapore). Questa bevanda è una fonte di sostanze antiossidanti: ricca di magnesio, è in particolar modo apprezzata da chi pratica sport perché previene i crampi e distende le tensioni muscolari, mentre le persone che soffrono di patologie cardiovascolari assumendola riducono i livelli di colesterolo nel sangue e abbassano la pressione sanguigna.
Insomma Montezuma non aveva poi tutti i torti: oltre a dare energia e salute, la bevanda a base di cacao crudo è un potente antidepressivo poiché contiene il triptofano, un aminoacido essenziale precursore della serotonina. Il vero problema di chi assume il caffè al mattino e necessita di una scossa per rimettersi in moto, soffrendo poi il sonno, è il basso livello di magnesio. Si accusa la stanchezza (in molti infatti assumono integratori, liquido oppure in polvere diluito con l’acqua). Anche una lieve carenza di magnesio può rendere le semplici attività quotidiane ostiche. Si può anche integrare assumendo latte di mandorle (o mandorle direttamente), nocciole e anacardi. Infine, chi pensa di avere necessità di zucchero per ripartire si sbaglia: c’è necessità di assumere liquidi non beveroni pieni di zucchero che poi faranno calare la concentrazione e l’attenzione.
Al via le sperimentazioni e, da tenere a mente, che ogni corpo e organismo reagisce in modo differente ma soprattutto è una questione di gusto.
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