PARIGI 2024
«Dietro quell’oro non soltanto gioie»
Mamma Alessandra racconta il trionfo olimpico di Nicolò Martinenghi
«Nessuna frase sussurrata all’orecchio tra noi. Soltanto sguardi intensi e lacrime sincere. Ma dietro c’è veramente tanto, c’è tutto il peso di questa medaglia d’oro». Alessandra Pirola è la mamma coraggio di Nicolò Martinenghi. La mamma che ha dato vita e iniettato valori nel cuore e nella mente del campione olimpico dei 100 rana. Ha seguito il suo Tete a Parigi, vicino a lui sta vivendo ore e giorni che resteranno scolpiti nell’album dei ricordi di famiglia. E svela tutti i retroscena del trionfo.
LA COMMOZIONE
Conoscendone la pacatezza e anche il suo amore sconfinato per i figli, è impossibile non avvertire l’anomalia, la sua voce incrinata dalla commozione. Perché il percorso di avvicinamento ai Giochi, il primo giorno di gare, la vigilia della finale, non sono stati rose e fiori. Cruciale la presenza della famiglia per il ranista azzurro di Azzate entrato nella storia del nuoto dopo il trionfo di domenica sera ai Giochi. Con mamma Ale, ci sono anche il papà Samuele, il fratellone Jacopo e la fidanzata Adelaide. Sono loro il centro di gravità dell’asso delle vasche, sono loro il baricentro in grado di donare al contempo solida stabilità e formidabile propulsione.
A CUORE APERTO
Alessandra Pirola (che accanto a piazza San Vittore ha un negozio di abbigliamento per bimbi il cui nome è esattamente il soprannome del figlio con gli occhi azzurri che domani compirà 25 anni: “il principe ranocchio”) apre il suo cuore a Casa Italia. Nel giorno in cui Tete viene travolto da telecamere, microfoni e cellulari per decine di interviste e migliaia di foto. «Sì, dietro l’oro - dice Alessandra - ci sono stati tanti problemi fisici e mentali. Ma Tete li ha sempre affrontati col sorriso sulle labbra, tutelando sempre le persone che ha al suo fianco. Perché lui è capace di sdrammatizzare tante situazioni». Impossibile trattenere le lacrime riavvolgendo il nastro dell’abbraccio di Nicolò a mamma e papà, domenica sera a bordo piscina. Quanta verità e quanto orgoglio negli occhi lucidi di Ale e Samu. E quanto “non detto”.
LA SITUAZIONE PISCINE
Ma Alessandra Pirola, la mamma coraggio, sceglie la verità: «Nicolò ha sofferto tantissimo per la situazione delle piscine in zona, con quella di Brebbia chiusa e i problemi di quelle più grandi di Busto Arsizio e Legnano. Orari impossibili, spostamenti continui, avanti e indietro da Azzate per alternare vasca e palestra. Alla fine ha fatto la scelta più dura ma fondamentale». Quella di andare in ritiro a lungo a Livigno... «Sì, è stata una sua scelta ed ha pagato. Prima del Settecolli a Roma e prima delle Olimpiadi. Qui sprecava troppe energie, lì ha avuto coach, fisioterapista e preparatore al suo fianco. Però...».
IL MONDO DI NICOLO’
Però? «Tra un periodo di ritiro è l’altro ci sono stati degli intervalli indispensabili - rivela la mamma di Tete -. Ha sempre bisogno di ritrovare il suo mondo, di avere a fianco suo fratello, la sua ragazza, i suoi amici, tutti quelli che lo fanno stare bene. Insomma, è stato un insieme di fattori che s’è incastrato bene. Ma in certe occasioni è stata palpabile la sua prepotente energia, tutta la sua tensione. Non riesci a stargli dietro, capivi che doveva esplodere». Ed è esploso a Parigi... «Le batterie e le semifinali sono state dure, è venuto a cercarci prima del debutto, aveva bisogno di sapere che c’eravamo anche noi. E la vasca ha creato non pochi problemi».
LA TENSIONE SCIOLTA
Ma in finale ha domato tutti i rivali. E ha fatto piangere voi genitori... «Io e Samuele non ci siamo detti tanto, ma in un abbraccio s’è sciolto un lungo periodo di silenzi, di occhiate, anche con Jacopo. Tete l’abbiamo visto per pochi attimi, ma fuori dalla piscina, dopo averlo salutato, s’è sciolta pure tutta la nostra tensione. In camera, con Jacopo e Adelaide, è stato un susseguirsi di messaggi con Tete. Poi ci siamo dati appuntamento per oggi (ieri, ndr) a Casa Italia. Giusto il tempo di uno scatto per voi della Prealpina e poi, tra interviste, collegamenti per i Tg nazionali e altro, a tavola è rimasto solo pochi attimi. Ora torniamo a casa, le staffette le seguiremo in Tv ad Azzate». Aspettando il ritorno a casa del campione.
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