SALSA INTERNAZIONALE
Due varesini a Orlando: «Ballare per essere leggeri»
Concetto Russo e Giulia Michelini trionfano al Latin Dance Crown in Florida
È nato tutto per caso, come spesso le cose più belle fanno. Inaspettate, ma essenziali. La proposta – quasi una sfida – proviene dalla sorella di una compagna di scuole superiori. E così Concetto Russo, venticinquenne varesino, si è ritrovato ad innamorarsi della danza latino-americana conosciuta solo tre anni fa. Salsa e bachata nello specifico. E insieme a Giulia Michelini, a luglio si è trovato a vincere un premio internazionale. Prima invece faceva tutt’altro, era un calciatore. Ma il calcio non gli bastava: «Avevo fame».
L’INIZIO
La prima lezione all’Harmony Dance di Castronno è stata quindi un regalo. Uno sparo nel buio che ha permesso a Concetto “Conce” Russo di scoprire un universo tutto nuovo. Lì ha conosciuto comunità e accoglienza. Qualcosa che prima non era mai riuscito a sperimentare. Perché il calcio – sport praticato per 10 anni – gli aveva permesso di cambiare molte squadre locali e di giocare anche in campionati provinciali e regionali, ma non gli aveva mai dato quella leggerezza che la danza invece gli ha donato: «Il calcio non mi ha mai dato alla lunga quella sensazione di costante felicità che invece ho ballando».
Proveniente da una realtà familiare difficile, che lo ha portato a chiudersi in sé stesso, alla danza non voleva quasi nemmeno dare una chance: «Io mi sono sempre visto come un palo, assolutamente incapace di muovermi – spiega – Ma mi hanno accolto benissimo, ho respirato un’aria di leggerezza, non giudizio, condivisione. Erano tutte cose che poche volte nella mia vita avevo potuto respirare». Poi la conclusione faticosa delle scuole superiori (I.s.i.s Isaac Newton di Varese), la voglia di riscatto e l’iscrizione alla facoltà di Scienze della comunicazione all’Università dell’Insubria di Varese. E il ballo, che lungo tutto il percorso universitario l’ha accompagnato fino alla laurea, conseguita con ottimi voti nel 2022.
Da lì non si è più fermato. Come tutte le golosità, come le ciliegie, una lezione ha tirato l’altra. E nonostante Conce partisse completamente da zero, il livello – anche grazie all’impegno instancabile e alla voglia di fare le cose per bene – ha iniziato a crescere. «Facevo una cosa che mi stava piacendo, e mi stava venendo fame». E dopo stage e congressi, Conce ha iniziato a conoscere ballerini di fama nazionale: «Mi si è acceso un fuoco dentro che mi ha portato ad innamorarmi e raggiungere un buon livello».
LA VITTORIA INASPETTATA
A gennaio poi arriva la fatidica proposta. Di nuovo inattesa, di nuovo senza pretese. Giulia Michelini (già campionessa del mondo 2023 insieme a Fabrizio Febi al The Summit Championship in America) insegnante all’Harmony Dance di Castronno, chiede a Conce di partecipare insieme a lei ad un congresso internazionale. C’è una sfida in più, implicita alla richiesta. Perché Russo balla da 3 anni, ma la salsa “on two New York Style” deve ancora impararla. E sarà proprio con questo stile che la coppia si presenterà al congresso.
Dopo sei mesi di studio e allenamento, è la volta di prendere un aereo per il quasi ventennale Orlando Salsa Congress, che si è svolto in Florida, USA (appunto ad Orlando) nella prima settimana di luglio. Un evento che Concetto non aveva nemmeno osato sognare, figuriamoci vincere: «Ho sempre pensato che la gara in sé non faccia il ballerino – spiega – è un modo per porsi degli obiettivi e migliorarsi soprattutto dal punto di vista tecnico, di palco ed esperienziale».
Tante categorie per età e stili, Conce e Giulia partecipano alla classe “Salsa on two professionista/allievo” e lasciano tutti senza parole, aggiudicandosi il primo posto. Russo però resta con i piedi per terra: «Non ho la presunzione di dire, in tre anni di ballo, di essere uno tra i migliori al mondo solo perché ho vinto una gara. Sarebbe una mancanza di rispetto verso tutti quelli che lo fanno da più tempo di me».
Qualcosa di giusto, però, in questo mix di passione, musica, movimento e leggerezza, deve esserci per forza. Altrimenti i risultati non sarebbero così eclatanti. Forse l’ingrediente segreto è proprio la visione che Conce ha della danza, della sua passione che l’ha portato a volare leggero fino all’altra parte dell’Atlantico: «Tu balli in quanto espressione artistica. Balli per trasmettere ciò che hai dentro. Non per dimostrare di essere più forte degli altri – poi un sorriso, Conce si sistema gli occhiali spessi sul naso e abbassa il capo – Ho ancora voglia di pormi altri obiettivi, di cercare di girare il mondo e di accrescere il mio bagaglio da ballerino, che alla fine è soltanto la mia passione».
Intanto il primo posto l’ha portato a casa, a Varese. Il primo di tanti, gli si augura. Anche se forse a lui non è questo che importa: «È una ciliegina. Io avevo già vinto secondo me».
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