IL VOLUME
Elsa Schiaparelli, la leggendaria
La vita della stilista raccontata con immagini e documenti d’epoca. Un libro che è esso stesso un oggetto di moda curato nei minimi dettagli

Era una “Constellation” di sei abiti, un cappotto reversibile e tre cappelli pieghevoli che insieme non pesava nemmeno sei chili il guardaroba che Elsa Schiaparelli creò a metà degli Anni Quaranta. Una costellazione che viene subito alla mente guardando la copertina del volume Elsa avant Elsa, pubblicato da Electa e che, ideato dalle Gallerie Nazionali di Arte Antica insieme all’Accademia dei Lincei e alla Maison Schiaparelli, contiene diversi saggi ricostruendo per la prima volta l’ambiente di formazione e di ispirazione di una designer e stilista considerata una delle più rivoluzionarie creatrici di arte e di moda del XX secolo: la Roma classica, i suoi monumenti, i suoi giardini, la biblioteca di casa a Palazzo Corsini, che si mescolano alla vitalità e all’esuberanza del Surrealismo. E in copertina, appunto, una costellazione: l’Orsa Maggiore che suo zio Giovanni, celebre astronomo, vedeva disegnata nel visto di quella nipote dai nei. E che Elsa prese come sua immagine talismano. Inoltre allo zio Elsa dedicò la collezione Zodiaque. Non solo: le pagine del libro sono rosa, a ricordare quella sfumatura rosa shocking che lei inventò e che è un vero e proprio marchio di fabbrica della sua produzione artistica. Da Roma a New York a Parigi, dalla formazione giovanile ricostruita con documenti anche inediti e foto, sue poesie, scambi epistolari, illustrazioni, le tre sezioni in cui si suddivide il volume ricostruiscono la biografia di Elsa Schiaparelli, mostrando il mondo, la vita, la straordinarietà delle intuizioni di una donna che è diventata veramente una delle figure più rilevanti e influenti della moda soprattutto nel periodo tra le due guerre mondiali, con uno stile sfaccettato, anticonvenzionale e pionieristico. Ed ecco così presentarsi l’ambiente familiare e culturale di una Roma di inizio Novecento dove nasce e cresce, figlia del primo bibliotecario dell’Accademia Nazionale dei Lincei e insegnante di lingua e letteratura araba alla Sapienza di Roma. E poi New York, il dinamismo, la modernità dei primi Anni Venti, fino a Parigi, città che fu per le sue creazioni innovative e sperimentali un palcoscenico fondamentale, con la Maison Schiaparelli e le collaborazioni con artisti quali Salvador Dalì e Jean Cocteau e con la capacità di trasformare la moda in un’esperienza nuova, con un linguaggio estetico che ancora oggi ispira stilisti e designer.
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