LAVORO ERGONOMICO
Esoscheletri in fabbrica e nei magazzini: il futuro è addosso
Questi dispositivi supportano l’operatore nei compiti a più alto impatto fisico, prevenendo così gli infortuni

Nelle linee di montaggio, nei magazzini e nei centri di distribuzione la fatica fisica è una costante che incide sulla salute dei lavoratori e sulla produttività delle aziende. Secondo i dati Inail aggiornati al 2023, oltre il 60% delle denunce di malattia professionale riguarda disturbi muscoloscheletrici, con un impatto economico stimato in diversi miliardi di euro tra costi diretti legati all’assistenza sanitaria e costi indiretti dovuti all’assenteismo, alla riduzione della produttività e alla sostituzione del personale infortunato.
In questo contesto la tecnologia offre una risposta concreta e già operativa: gli esoscheletri, dispositivi indossabili progettati per supportare i movimenti del corpo umano, stanno iniziando a diffondersi in settori ad alta intensità fisica per ridurre gli sforzi, prevenire infortuni e migliorare l’ergonomia delle postazioni di lavoro. Comau, azienda partecipata da Stellantis, ha sviluppato la linea Mate di esoscheletri passivi, pensati per ridurre l’affaticamento lombare nelle attività di sollevamento. Il dispositivo fornisce assistenza fino a venticinque chilogrammi, senza l’impiego di motori o batterie, risultando leggero, silenzioso e immediatamente utilizzabile. La ricerca italiana in questo campo è all’avanguardia grazie anche al lavoro del Politecnico di Milano, che studia la robotica collaborativa e indossabile applicata al lavoro industriale. I progetti in corso spaziano dallo sviluppo di esoscheletri per la colonna vertebrale all’analisi del movimento per calibrare in tempo reale il supporto offerto al corpo, con l’obiettivo di rendere questi dispositivi sempre più personalizzati e intelligenti.
A oggi l’adozione degli esoscheletri resta ancora limitata rispetto al potenziale: barriere economiche, culturali e organizzative ne rallentano la diffusione, ma il trend è in crescita costante e le stime internazionali indicano un mercato globale in espansione con tassi di crescita annui a doppia cifra. Il tema non è più se adottare queste soluzioni, ma come integrarle nei processi produttivi potenziando capacità, salute e durata lavorativa degli operatori. Il futuro prossimo guarda a esoscheletri attivi alimentati da motori elettrici e sensori, in grado di adattarsi al movimento in tempo reale, restituendo energia dove serve e scaricando la tensione muscolare sulle strutture portanti dell’esoscheletro stesso. La robotica indossabile sarà sempre più modulare, leggera, interconnessa con sistemi di monitoraggio e manutenzione predittiva, capace non solo di prevenire il danno ma di anticiparlo. In una stagione in cui la carenza di manodopera qualificata si intreccia con l’esigenza di tutelare la salute dei lavoratori, gli esoscheletri diventano una frontiera concreta della sostenibilità industriale, dove tecnologia, medicina del lavoro e innovazione produttiva camminano fianco a fianco.
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