PONTI SOSPESI
Facciamo quattro passi nel vuoto

Chi l’ha detto che fare quattro passi nella natura è noioso? Basta scegliere il giusto percorso e, soprattutto, non temere il vuoto.
Se l’estate non vi riserva vacanze emozionanti, ci pensiamo noi a suggerire qualche meta - anche in giornata - con la giusta dose di adrenalina. Le destinazioni a prova di vertigine sono legate a gioielli di ingegneria: i ponti sospesi più belli mai costruiti. In questi giorni in cui si è appena festeggiato l’anniversario del 50 anni dall’allunaggio, impossibile non citare il Ponte alla Luna a Sasso di Castalda in Basilicata lungo 300 metri e alto 120. Perché si chiama così? È un omaggio a Rocco Petrone, americano ma figlio di genitori lucani che proprio da Sasso Petrone emigrarono verso gli States in cerca di fortuna. Petrone fu uno dei protagonisti a capo del progetto della Nasa che portò, quel 16 luglio 1969 a Cape Kennedy, alla partenza dell’Apollo 11 per la storica missione con destinazione la Luna. Basilicata a parte, tra le passerelle non troppo distanti dalla nostra provincia c’è il Ponte nel Cielo che collega i due versanti della Val Tartano (Valtellina) e che detiene il record del più alto d’Europa con i suoi 140 metri di altezza. È lungo 234 metri ed è realizzato con una pavimentazione composta da 700 assi di legno di larice locale. C’è poi quello di Cesana Torinese (Piemonte) composto dalla successione di tre ponti in cavi per una lunghezza complessiva di 478 metri posti a un’altezza di 30 che attraversa le Gorge di San Gervasio: esperienza da brivido assicurata. Il vero paradiso per i vacanzieri in cerca di emozioni indimenticabili si rivela essere però la Svizzera. Tra le sue montagne infatti sono stati creati alcuni dei passaggi pedonali - anche da record - più affascinanti. È stato inaugurato nell’estate del 2017 il ponte sospeso «Charles Kuonen» che unisce Grachen e Zermatt e che si è aggiudicato il record di più lungo del mondo con i suoi 494 metri. Grazie a un sistema di ammortizzamento di nuova concezione e brevettato, chi ci cammina sopra oscilla appena. Più vicino al Varesotto ecco il ponte tibetano sul Monte Carasso in Canton Ticino aperto nel 2015: 270 metri di lunghezza, 130 d’altezza dal suolo nel punto entrale della passerella e pesante circa 50 tonnellate. Permette agli escursionisti di attraversare l’impervia valle che divide i comuni di Monte Carsso e Sementina nella regione di Bellinzona. Si raggiunge invece dopo aver preso una funivia e aver percorso un sentiero per un’ora e mezza circa il ponte del Trift nell’Oberland bernese. Questa passerella, amata dagli escursionisti, di corde in acciaio e ferro attraversa per 170 metri il lago incastonato sul ghiacciaio del Trift che regala un panorama unico. La Regione di Lucerna nel 2012 ha inaugurato la sua Titlis Craft Walk: 100 metri di cammino da una parete rocciosa all’altra che vanta la particolarità di essere all’altitudine di 3041 metri, dato questo che lo elegge a ponte sospeso più elevato d’Europa. Per i più coraggiosi è da provare quando c’è vento perché ondeggia in modo molto «divertente». Sito nel comprensorio sciistico Glacier 3000 a Les Diablerets nel Canton Vaud c’è poi il Peak Walk aperto d’estate e d’inverno lungo 107 metri e largo 80 centimetri, è il primo e unico ponte al mondo che collega le vette di due montagne vicine, Scex Rouge (2971 metri) e View Point (2966 metri).
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