FESTIVAL
Elodie da sogno, Michielin non convince
Le pagelle di Beatrice Zocchi: applausi a Bianca Balti, bocciata Marcella Bella
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È difficile provare a ricordare cos’è accaduto prima dell’arrivo di Bianca Balti durante questa seconda serata di Sanremo, andata in onda ieri, 12 febbraio 2025. Quella della top model è un’apparizione salvifica, che nobilita immediatamente l’intero Festival, che in questa serata procede a rilento. Inizia tutto con un abito Maison Valentino disegnato dal direttore creativo Alessandro Michele, un custom dress in chiffon di seta, con scollo a V e gonna decorata in piume. Poi, è stata la volta di Armani Privé, con un vestito lungo e blu notte, rivestito di cristalli, gemme e paillettes, seguito da Fendi – tra trasparenze e ricami argentati – e Roberto Cavalli, con un design aperto sull’addome, unica concessione alle cicatrici.
IL CONFRONTO IMPIETOSO
Per il secondo co-conduttore della serata, Cristiano Malgioglio, il confronto è impietoso. Inutili i tentativi di spettacolarizzazione del look, dal maxi-strascico con fiocco (Ricchi e Poveri docet) alle trasparenze piumate: a Carlo Conti non resta che tenerlo per mano e sperare di non perdere il controllo della serata. I momenti di pura eleganza haute couture, però, non sono mancati: su tutti, è Elodie a farci sognare con un abito Gucci, un long dress con inserti e boa piumato. Una diva d’altri tempi, con un tocco drammatico. Azzeccato anche il look di Rose Villain, avvolta da un abito Fendi nei toni del marrone: non possiamo che riconoscere all’artista la capacità di affidarsi sempre a una palette inusuale (traduzione: siamo felici di non vedere solo nero). Funzionano molto meno i look delle altre protagoniste della serata: Michielin, in Miu Miu, non convince con il body ricco di aperture e geometrie e i pantaloni con inserti.
LE BOCCIATURE
Serena Brancale prova a ripercorrere i passi di Belén nel 2012, ma senza farfallina e senza un briciolo della sua classe. Il risultato è un look disordinato, chiassoso, con troppi dettagli, dallo spacco, al cut out sull’addome, ai gioielli, agli stivaletti alla caviglia. Bocciata anche Marcella Bella, con un abbinamento – quello tra pantaloni neri e top di velo con frange dorate di strass – che avremmo visto più appropriato per un brindisi natalizio in ufficio. A salvare i look della seconda serata di Sanremo sono gli uomini in gara, a partire da Lucio Corsi: alcune indiscrezioni hanno rivelato che non solo sia lui stesso a scegliere cosa indossare, ma che opti anche per capi second hand, diventando l’incarnazione dell’impegno politico che manca a questo Festival. Ben più modaiole le scelta di Damiano David, in un tuxedo nero con guanti di pizzo di Valentino per l’apertura del Festival e, successivamente, con pantaloni ciliegia e blusa con scollo a V (la firma è di Alessandro Michele per Valentino) per la sua esibizione più pop.
LA SFIDA
Sembrano quasi sfidarsi, invece, i look di Fedez e Achille Lauro, il primo con un look total black di Versace, il secondo con un completo gessato Dolce & Gabbana con soprabito a strascico che porta la firma dello stylist Nick Cerioni, ma omaggia Al Capone. Una tensione cinematografica sdrammatizzata ad arte dai The Kolors: i loro look brillano grazie a velluto e paillettes, accessori di cristallo e guanti di pelle alla Michael Jackson. Ballano, cantano e si divertono, giocando con la loro immagine pop-rock ispirata allo Studio 54. Merita una menzione il delicatissimo Simone Cristicchi che, per questa seconda serata, collabora con Antonio Marras sfoggiando un completo decorato dai fiori, ma a tinte fosche, per non oscurare il messaggio profondo della sua canzone.
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