TRIBUNALE
Guerriglia dopo lo scudetto del Napoli: 59 ultrà a processo
Questa mattina l’udienza predibattimentale. Il procedimento coinvolge 23 varesini, 36 partenopei (29 hanno chiesto il rito abbreviato)

Guerriglia in città e in autostrada dopo la vittoria dello scudetto del Napoli: inizia il processo a 59 ultras, 23 varesini e 36 partenopei. Si è svolta questa mattina, martedì 1 ottobre, in tribunale a Varese, davanti al giudice Alessandra Sagone, l'udienza predibattimentale del procedimento che riunisce le posizioni dei 23 varesini che, il 4 maggio 2023, aggredirono due gruppi di tifosi del Napoli che festeggiavano il titolo tricolore in centro e quella dei 36 napoletani che il 14 maggio successivo, in trasferta a Monza, deviarono verso Varese per "vendicare" le aggressioni con un atto dimostrativo bloccato però dalle forze dell'ordine all'uscita dell'autostrada.
L’ASSALTO ALLE FAMIGLIE
I primi sono accusati di violenza privata, danneggiamento e lesioni personali per due assalti ad altrettante famiglie di tifosi biancazzurri che sventolavano le bandiere del Napoli in centro. Due poliziotti si sono costituiti parte civile, decisi a ottenere il risarcimento dei danni.
LE BOTTE AI POLIZIOTTI
I secondi devono invece rispondere di minaccia e resistenza a pubblico ufficiale per aver picchiato alcuni dei poliziotti che li avevano bloccati in A8, impedendo loro l'ingresso a Varese.
LA RICHIESTA
Nel corso dell’udienza odierna, 29 ultrà napoletani hanno chiesto il rito abbreviato. Il processo è stato rinviato a febbraio per definire le varie posizioni. Per una dozzina di varesini si va invece verso il proscioglimento perché una delle parti offese ha ritirato querela.
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