AL DIOCESANO
Il Botticelli che arriva dagli Uffizi è il capolavoro per Milano
Fino al 2 febbraio 2025, sedicesima edizione di “un capolavoro per Milano” con “L’adorazione dei magi”

È arrivata alla sedicesima edizione l’iniziativa “un capolavoro per Milano” del Museo Diocesano (fino al 2 febbraio 2025). Quest’anno protagonista è l’Adorazione dei Magi di Botticelli, proveniente dagli Uffizi di Firenze. Di questo capolavoro si approfondiscono dettagli, storia e storie nascoste, attraverso un percorso studiato da Nadia Righi, direttrice dell’istituzione milanese e Daniela Parenti, curatrice della Pittura del Quattrocento delle Gallerie degli Uffizi. Ciò che rende unica l’opera di Botticelli è la parata di personaggi della società fiorentina negli anni dell’ascesa al potere della famiglia Medici, la varietà dei volti della folla, diversificati nei tratti somatici e nelle pose. A partire dal committente, Gaspare di Zanobi del Lama (1411-1481), sensale dell’Arte del Cambio, che la volle come pala d’altare per la cappella di famiglia nella chiesa di Santa Maria Novella, a Firenze. Con lui, tra i vari personaggi, gli stessi Medici che – fatto inaudito – danno il volto anche ai Magi. Lorenzo il Magnifico, Giuliano, Giovanni e Piero il Gottoso, questi ultimi figli di Cosimo il Vecchio, fondatore della dinastia, ritratto nei panni del saggio più anziano, Gaspare, che si inginocchia e con un velo, in segno di rispetto di ciò che è sacro, prende tra le sue mani il piedino di Gesù. Un gesto che indica l’incontro inaspettato e misterioso con un bambino che è figlio di Dio. La tensione del momento è resa da Botticelli attraverso il pulsare della vena sulla tempia di Gaspare. La luce divina cade sulla famiglia di Betlemme come polvere di stelle. Così anche i Medici si inchinano davanti al mistero dell’Incarnazione.
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