“FANTASMA”
In Italia da 28 anni senza documenti: marocchino arrestato per droga
L’uomo, bloccato dai carabinieri a Venegono Superiore, è stato condannato oggi a un anno e 6 mesi per detenzione di stupefacenti ai fini di spaccio

Da 28 anni vive in Italia senza documenti e tutto sommato in modo abbastanza tranquillo. Fino a due settimane fa, quando il cittadino marocchino di 46 anni di cui si parla è stato arrestato nei boschi al confine tra le province di Varese e Como con oltre due etti di hashish nello zaino. Oggi, giovedì 20 marzo, il giudice Stefania Brusa del Tribunale di Varese l'ha giudicato colpevole di detenzione di stupefacenti a fini di spaccio e ha emesso la sentenza: un anno e sei mesi di reclusione e una multa di 4.000 euro.
L’ARRESTO E IL RITO ABBREVIATO
Il processo si è svolto con rito abbreviato, dopo la richiesta avanzata dal difensore, l'avvocato Jenny Cantù, che ha ottenuto così uno sconto di pena per il suo assistito. Il giudice ha riconosciuto all'imputato le attenuanti generiche, ritenendole equivalenti alla recidiva. L'uomo, senza fissa dimora e dichiaratosi tossicodipendente, aveva raccontato di vivere in una casa abbandonata a Milano, nella zona di San Siro. Il giorno dell'arresto si trovava nei boschi della zona di Venegono Superiore, un'area tristemente nota per lo spaccio, quando alla vista dei carabinieri ha tentato di fuggire insieme ad altri due complici. I militari dello Squadrone Cacciatori e della Stazione di Olgiate Comasco, impegnati in un'operazione di contrasto al traffico di droga, sono riusciti a bloccarlo, trovandolo in possesso di 230 grammi di hashish, un bilancino di precisione e materiale per il confezionamento delle dosi.
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