PRATO
Inchiesta carcere Prato, anche stupri e torture tra detenuti

(ANSA) - PRATO, 08 LUG - Scoperti dalla procura di Prato casi
di violenza sessuale tra detenuti nel carcere La Dogaia, in
particolare due episodi che la stessa procura definisce
"agghiaccianti". In un caso un detenuto avrebbe violentato
ripetutamente il compagno di cella minacciandolo con un rasoio,
mentre in un secondo caso due detenuti avrebbero torturato e
stuprato per giorni un compagno tossicodipendente e omosessuale
alla sua prima esperienza carceraria. Secondo le indagini, la
vittima è stata brutalizzata con mazze, pentole bollenti, pugni
e colpi alla testa, costretta a subire rapporti sessuali
ripetuti e a vivere in un regime di terrore continuo.
Il primo caso risale al settembre 2023: un 32enne brasiliano
è accusato di aver violentato ripetutamente il compagno di cella
pachistano minacciandolo con un rasoio. L'uomo è ora indagato
per violenza sessuale aggravata. Il secondo caso, avvenuto tra
il 12 e il 14 gennaio 2020, riguarda due detenuti - di 36 e 47
anni - che avrebbero torturato e stuprato per giorni un compagno
tossicodipendente e omosessuale alla sua prima esperienza
carceraria. Le gravi lesioni riportate si sono accompagnate a
gravi traumi psicologici, con conseguenze perdurate per mesi. I
due aguzzini sono stati rinviati a giudizio e il processo è in
corso. Dai vertici della procura il messaggio è chiaro: "La
situazione alla Dogaia è fuori controllo, segnata da un
pervasivo tasso di illegalità e da un sistema incapace di
garantire sicurezza e dignità". Ma, aggiungono gli inquirenti,
"la risposta dello Stato sarà ferma e costante". Intanto le
indagini proseguono, con nuove perquisizioni e sequestri in
corso anche in questi giorni. (ANSA).
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