ALTEREGO
Jacopo Malnati da iPantellas a Seven Punk
«Rockstar» è il singolo di debutto prodotto dall’altro varesino DJ Panico

«Rockstar è uno sfogo, è una canzone molto positiva e adrenalinica. Le persone si aspettavano che portassi un tipo di musica più triste, cupa, introspettiva, ma in realtà lo scopo del progetto è creare un contrasto con le emozioni che ho provato, come se fosse una liberazione per poter superare questo brutto periodo». Jacopo Malnati, celebre volto del duo comico varesotto de iPantellas, si trasforma in Seven Punk, alter ego mascherato che segna l’inizio di una carriera musicale parallela a quella di content creator. Prima tappa proprio Rockstar, singolo di debutto prodotto da DJ Panico, altra conoscenza del panorama dance della provincia che qui si confronta con un ambito finora mai sperimentato: quello del rock elettronico. Il progetto potrebbe definirsi come una strategia terapeutica, in quanto risposta a un biennio tormentato. «Per tutta la vita sono stato un comico – spiega Seven Punk – però negli ultimi due anni ho sviluppato un interesse per la musica, che avevo già toccato negli anni con iPantellas con canzoni più divertenti. Ma volevo anche esprimere emozioni diverse rispetto a quelle della comicità all’interno di un altro tipo di contenuto, che era l’obiettivo di questo progetto. Gli ultimi due anni per me sono stati complicati dal punto di vista emotivo-personale. A novembre 2022 ho subito una rapina a mano armata a San Fermo di Varese e poi ho affrontato la scomparsa dei miei nonni a cui ero molto legato. Questi avvenimenti hanno portato in me la necessità di voler comunicare emozioni diverse da quelle che già mi appartengono, di voler avere una sorta di Venom personale dove potermi sfogare con un altro tipo di arte. La maschera serve per nascondere la sofferenza che c’è stata in questi ultimi anni, per essere libero di esprimere le mie emozioni più nascoste con l’uso della musica». Insomma, è un camuffamento che non cela ma paradossalmente trascende un’immagine già nota per permettere di parlare, con la stessa voce, di fragilità che acquistano così una maggiore forza comunicativa. In questo percorso, Panico non è stato un semplice tecnico, come ammette lui stesso: «Sono stato produttore, amico, consulente. Ho cercato di dare risposte e sicurezza, specialmente nei momenti di sensibilità dell’artista. Il progetto è iniziato circa quattro anni fa, quando abbiamo cominciato a fare i primi pezzi con i Pantellas. Ci ho messo tanto del mio, perché è un rock contaminato dall’elettronica, ma mi sta dando degli stimoli nuovi anche per fare altre cose belle con Jacopo». I riferimenti visivi e sonori di Malnati sono tanti. «Ho sempre avuto la passione per il mondo rock fin da piccolo. I miei gruppi preferiti sono Oasis e Beatles, ma amo anche il punk dei Sex Pistols e i Queen». E se per la maschera si presume anche un omaggio agli aculei degli Slipknot, l’attitudine è invece figlia del grunge dei Nirvana, visto che «la rabbia e la malinconia di Kurt Cobain sono sicuramente una grande ispirazione». Ora Seven Punk pianifica una serie di nuovi singoli, «con la speranza – confessa – di poter fare un album, magari tra qualche mese». Il desiderio di Panico è di poter pensare presto ad alcune esibizioni live.
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