IN MUSICA
Jethro Tull la leggenda del progressive rock
Esibizione al Teatro Arcimboldi di Milano lunedì 17 febbraio alle 21. Il 7 marzo uscirà il nuovo album «Curious Ruminant»

Fino a meno di tre anni fa i Jethro Tull sembravano aver detto basta agli album in studio, privilegiando i loro proverbiali tripudi live. L’esibizione che la band di Ian Anderson terrà al Teatro Arcimboldi di Milano lunedì 17 alle 21 arriva invece all’incrocio di tre diverse imprese discografiche. La più immediata è Curious Ruminant, album in procinto di uscita per inizio marzo che andrà da bozzetti da due minuti a mastodontiche suite di diciassette, in omaggio ai Seventies prog di cui i Tull sono stati pionieri e fautori. Ma appena un paio d’anni fa usciva anche RökFlöte, disco ispirato alla mitologia norrena che dedica il titolo a quel “flauto rock” di cui Anderson è stato ed è il principale interprete mondiale. A colpire fu il singolo Ginnungagap, dimora metafisica (o, come raccontavano i pagani, “vuoto senza erba”) del primordiale dio Ymir, nato dal veleno dei fiumi ghiacciati detti Élivágar. E ancora prima, nel 2022, era stato il turno del ritorno in pista a quasi vent’anni dall’ultimo progetto di inediti. The Zealot Gene apriva a una sorta di svolta nella carriera pluridecennale del gruppo, a dimostrazione che non sempre l’esperienza è sintomo di lassismo o poca voglia di innovarsi.
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