IL CONCERTO

Tre anni fa Legnano l’aveva accolta con un sold out: e tra pochissimo, sabato 13 aprile (ore 21) la magnetica Patty Pravo torna al teatro Galleria a Legnano per cantare il suo ultimo album, «Red», in una tappa dell’omonimo tour.
Un lavoro uscito l’8 febbraio, durante il Festival di Sanremo, in cui l’artista era in gara insieme a Briga con il brano «Un po’ come la vita», che sabato Nicoletta Strambelli in arte Patty Pravo interpreterà insieme alle altre canzoni dell’album, senza dimenticare i successi della sua incredibile e intensa carriera.
Il disco è frutto di molte collaborazioni, ce ne racconta qualcuna?
«C’è La carezza che mi manca, il brano di Ivan Cattaneo con cui ci conosciamo da una vita, siamo quasi fratelli. È un vero artista, credo che forse il suo sia il pezzo più bello dell’album. Poi c’è la canzone di Giovanni Caccamo, Pianeti, in lui la scrittura è una questione estremamente naturale, inoltre è molto modesto e tranquillo, una bella persona. C’è inoltre Dove eravamo rimasti, il brano di Giuliano Sangiorgi dei Negramaro, beh, lui non ha bisogno di presentazioni. Ho collaborato di nuovo con Zibba, e poi con Antonio Maggio, Marco Rettani, Fulvio Marras, Diego Calvetti (quest’ultimo ha prodotto e arrangiato il disco). E poi, tra i brani, non posso non citare il regalo speciale che mi ha lasciato Franco Califano, si chiama Io so amare così, mi ha commosso, è un pezzo molto bello».
Come si fa a cantare quando c’è di mezzo una grande emozione?
«Beh, bisogna farlo, soprattutto quando una cosa ti viene donata con tanto amore. In generale, un professionista canta trasmettendo emozioni ma non è che puoi metterti a piangere sul palco, se no come si fa?»
A proposito di grandi artisti scomparsi, lei fa un omaggio a Lucio Battisti, ci vuol raccontare qualche aneddoto su di lui?
«Quest’anno ricorrono i 50 anni da Il Paradiso, scritta da Battisti-Mogol, che porto in scaletta anche a Legnano. Lucio ha scritto un sacco di brani per me come Una spada nel cuore e molti altri. Come aneddoto racconto questo: ero in aeroporto, non sapevo che ci fosse anche lui. Indossavo una giacca in pelle molto bella e particolare, a un certo punto sento una voce con accento romanesco che fa: A Nicolè, ma quanto l’hai pagata?. Non avrebbe mai pensato di averla uguale anche lui».
A proposito di look, lei è sempre stata un’icona, che ci dice della copertina di «Red»?
«È stata una mia idea quella di colorarmi tutta di rosso, però così mi sono cuccata un sacco di porporina, non sai quante docce per farla andar via. Però è stato divertente, le immagini sono state scattate da Claudio Porcarelli».
Felice di tornare a Legnano?
«Moltissimo, era da un bel po’ che non venivo dalle vostre parti. Spero di trovare le stesse persone, sentivo molto calore, c’era tanta gente, poi mi ricordo un bel teatro. Sarà un concerto dinamico, faccio le prove al pomeriggio perché la scaletta è in continua evoluzione».
Lei è anche molto simpatica, si ricorda cos’ha detto in sala stampa a Sanremo?
«Certo, d’altra parte ho lo humor veneziano. Avevo consigliato ai giornalisti di uscire da lì, passeggiare sul lungomare e fare l’amore, per citare uno dei brani più famosi della mia carriera, E dimmi che non vuoi morire».
Ha visto come si è divertito il pubblico con lei e Ornella Vanoni in Tv a «Che tempo che fa?»
«Con Ornella siamo amiche da tantissimo tempo, è stato bello sia a Sanremo che da Fazio».
Dovreste fare del cabaret...
«Dice uno spettacolo musica e parole? (ride) Ci penseremo».
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