DA INDOSSARE
L’icona chic e antivento

Multitasking e versatile, il parka è il capo impermeabile, sportivo e adatto a riparare da vento e pioggia da avere nell’armadio. E sono proprio queste caratteristiche ad aver reso il parka forse il primo giaccone della storia.
Le origini di questo indumento, infatti, sono da ricercare addirittura nella preistoria e, in particolare, tra gli inuit. Furono proprio le popolazioni del Circolo Polare Artico, infatti, a creare il primo e rudimentale parka, realizzato con pelliccia di orso polare, di volpe e di foca. In effetti, è proprio questo il significato originario di questa parola che, in lingua nenets, indica appunto le pelli di animali.
Da allora, questo indumento non smise di essere utilizzato e reinterpretato, soprattutto per combattere il freddo estremo. Non a caso, il parka divenne la giacca simbolo dell’aviazione americana durante la Seconda Guerra Mondiale, i cui militari indossavano il modello B-9 Flight Parka, costituito da un cappuccio che poteva essere chiuso con una zip. Il parka più famoso, però, fu quello creato da Refrigiwear nel 1954 per proteggere i lavoratori del Meatpacking District dalle basse temperature presenti nelle celle frigorifere, dove venivano conservate le carni. Fu lo slogan «a modern way to keep warm» («un modo moderno per mantenersi caldi») a rendere il parka progettato da Refrigiwear davvero famoso, specialmente nel mondo dello sport. Durante la guerra in Corea, però, l’esercito americano abbandonò il modello creato da Refrigiwear in favore di un tipo di parka molto simile a quello moderno, più pratico e comodo.
Ed è proprio al mondo militare americano che si ispira la vestibilità Mod del parka, arricchito da spille, toppe e disegni. Negli stessi anni della guerra, infatti, questo giaccone pesante divenne anche un emblema culturale: negli anni Cinquanta, infatti, il parka fu adottato come simbolo della cultura Mods, una subcultura londinese caratterizzata dall’amore per la musica jazz e dalla volontà di un cambiamento rivolto al “modernismo”. Un simbolo di gioventù curata ed elitaria che, però, fu ben presto stravolto e consacrato da una nuova cultura giovanile.
Nei primi anni Novanta, infatti, il parka divenne simbolo del grunge, grazie a modelli d’eccezione come Kurt Cobain ed Eddie Vedder, che resero questo giaccone il dettaglio da aggiungere al loro look ribelle. Di fatto, il parka non fu un capo modaiolo almeno fino al 2003, quando la top model Kate Moss (nella foto )si fece fotografare con addosso il suo giubbotto parka, personalizzato sul retro con il titolo di una delle canzoni più famose dei Sex Pistols, God Save The Queen.
Nel 2008, poi, la modella venne ritratta su Vogue UK con il medesimo giubbotto. Il parka era diventato di moda.
© Riproduzione Riservata