L’EVENTO
Cottarelli: «Intelligenza artificiale? Non c’è ancora un impatto significativo»
In trecento al Maga di Gallarate per il dibattito sull’impatto e le prospettive della rivoluzione digitale nella vita delle imprese del territorio
«Siete pronti a innovare?». Questa è la domanda che ha fatto da filo conduttore all’appuntamento di venerdì 28 marzo di EconomiXlab dedicato alla rivoluzione digitale. Nella sala degli Arazzi del Maga di Gallarate, trecento tra autorità ceo, startupper ed esperti del settore, hanno partecipato al dibattito che ha affrontato l’impatto e le prospettive dell’intelligenza artificiale nella vita della imprese del territorio. Sul palco del museo anche l’economista Carlo Cottarelli: «L’innovazione c’è sempre stata ma quella attuale non ha ancora portato a una crescita della produttività così elevata, anche in un Paese come gli Stati Uniti».
IMPATTO IN CRESCITA
Si parla sempre più spesso di intelligenza artificiale e degli sviluppi che può portare alle imprese del territorio. Ma a che punto siamo? «L’intelligenza artificiale offre opportunità di migliorare le tecniche di produzione e le modalità di ricerca ma – evidenzia Cottarelli – non siamo ancora ai livelli che possano portare a un impatto significativo e allargato». L’economista chiama in causa i dati che fotografano una crescita bassa: nel periodo d’oro dopo la seconda rivoluzione industriale, tra il 1920 e il 1970, è stata del 20%, adesso è del 2%. «Per adesso non ci sono segni enormi ma – aggiunge Cottarelli – non vuol dire che ha un impatto limitato ma che in quel periodo l’innovazione ha avuto un’esplosione superiore a quella odierna». L’intelligenza artificiale cambia il modo di interpretare i processi produttivi ma non solo. C’è un settore, quello della burocrazia che – per molti – potrebbe trarne vantaggi ma non è così semplice. «L’intelligenza burocratica è superiore a quella digitale – ironizza Cottarelli – è necessario adeguare i processi lavorativi agli strumenti perché se non cambia il metodo di lavoro l’impatto è relativo. La burocrazia va combattuta semplificando i processi». Un altro aspetto decisivo per avere un cambiamento importante è la formazione.
RESTARE AL PASSO
Non ha dubbi la coordinatrice dell’area studi Confindustria Varese, Paola Margnini le imprese devono restare al passo con le innovazioni e per farlo bisogna informare ed essere informati. «Non tutti sanno come l’intelligenza artificiale può essere applicata al proprio settore – afferma – è necessario però portare innovazione all’interno delle imprese e noi ci stiamo muovendo in questa direzione». E per portare innovazione è necessario prevedere degli investimenti e nella survey realizzata dall’ufficio studi di Confindustria Varese, emerge come nel 2025 solo il 32% delle aziende vogliono investire e di queste il 12% hanno già investito mentre il 20% sono quelle che si approcciano per la prima volta. «C’è curiosità e voglia di provare ma anche molta attenzione per capire come usare l’intelligenza artificiale – conclude Margnini – in questa sfida è bene avere in mente i vantaggi ma anche le criticità per capire come agire al meglio».
Lo speciale “Economia&Territorio: rivoluzione digitale” sulla Prealpina di venerdì 28 marzo, in edicola e disponibile anche in edizione digitale.
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