IL CONCERTO
Mario Biondi viaggia con le note al Summer Festival
Musiche, atmosfere e registri intensi e ironici sul palco dei Giardini Estensi. L’inconfondibile voce e il crooning lo collocano in un moto musicale perpetuo
Completo nero d’ordinanza dissacrato da una t-shirt e un foulard eccentrico. A riempire il palco la sua inconfondibile voce e il crooning che lo colloca in un moto musicale perpetuo insieme ai nomi di Bing Crosby e Frank Sinatra. O forse no, perché la loro musica sfugge alle definizioni: talvolta sfiora le sonorità jazz, talvolta le travalica, altre semplicemente, crea. La musica di Mario Biondi è come un viaggio in cui si definisce la meta, ma poi ci si perde nelle tappe perché il senso è il viaggio e la musica stessa. E ha viaggiato la musica di Biondi con un tour che ha collezionato 100 date, girato in 23 Paesi del mondo e qui a Varese arriva dopo le tappe in Australia e in Etiopia: «Varese entra a pieno titolo in questo tour» e il pubblico risponde con uno scrosciante applauso alle parole di Biondi.
UN VIAGGIO NELLA MUSICA
Il repertorio che porta sul palco dei Giardini Estensi non può che essere emanazione di quel viaggio: «È un repertorio vasto, ci piace molto il Jazz, la musica italiana e brasiliana» dice attaccando con “Gigi” di Antonio Carlos Jobim.
Gioca con il suo pubblico svisando tra musiche, atmosfere e registri intensi e ironici, raccontando alcuni aneddoti della tournée: «Quando ci troviamo all’estero, ci ricordiamo di essere italiani vogliamo portare un po’ il pubblico nella musica italiana degli anni 70, noi facciamo questa canzone e ci chiedono se sia una canzone americana, magari adattata...» e invece è la celebre “Prendila Così” che racconta al mondo, una volta di più l’alchimia di Battisti e Mogol.
SABATO SERA DA RIDERE
Domani sera, sabato 27 luglio, la musica del Varese Summer Festival cederà il posto all’irriverente sarcasmo di Max Angioni, sul palco dei Giardini Estensi con lo spettacolo “Anche meno”.
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