SALUTE
Meningite, il ruolo del vaccino

La meningite è una malattia infettiva di cui si parla poco perché in Italia presenta una bassa incidenza (0,3 casi ogni 100 mila abitanti), ma se non viene prevenuta con le comuni vaccinazioni dell’infanzia può manifestarsi in modo improvviso a tutte le età, con reazioni scomposte, molto panico nei familiari ed esito spesso letale. Va ricordato quindi che la meningite, di cui il 30 per cento della popolazione è portatore sano e quindi veicolo di contagio, è sempre dietro l’angolo.
LE VACCINAZIONI
Al momento sono soltanto sei le Regioni in Italia che raccomandano agli adolescenti la vaccinazione contro il meningococco B. Anche per le vaccinazioni contro il meningococco ACWY nelle fasce d’età più a rischio siamo molto lontani dagli obiettivi del Piano nazionale prevenzione vaccini. Proprio per aumentare la copertura vaccinale è stata creata di recente la cosiddetta “Filiera della salute”, dove il personale sanitario e il mondo della scuola possano svolgere una valida opera di sensibilizzazione.
«UNA VACCINAZIONE SICURA»
La professoressa Roberta Siliquini, presidente della Società d’igiene medicina preventiva e sanità pubblica (S.I.T.I.), ha sottolineato: «La vaccinazione anti-meningococcica è sicura ed efficace contro una patologia gravissima, ma i dati relativi alle coperture vaccinali ci dimostrano come la popolazione non abbia una corretta percezione dei rischi che si corrono». I Dipartimenti di prevenzione vanno forniti di risorse adeguate per poter svolgere quella parte comunicativa che nel nostro Paese è ancora molto debole.
LE RACCOMANDAZIONI
Un’attenzione particolare va posta alle categorie più fragili o maggiormente a rischio, come i soggetti immunocompromessi, i trapiantati, quei segmenti di popolazione più esposti a rischi professionali e comportamentali. Una raccomandazione in proposito ci viene dal professor Stefano Vella, infettivologo e docente di Salute globale presso l’Università Cattolica di Roma: «I vaccini rappresentano uno dei più importanti strumenti che la scienza mette a disposizione del genere umano, per la prevenzione di numerose forme infettive, in particolare la meningococcica, malattia batterica rara ma molto grave, con danni a lungo termine, come lesioni cerebrali».
IL PIANO NAZIONALE
Dal nuovo Piano nazionale di prevenzione vaccinale è auspicabile che si trovino applicazioni pratiche per una risposta sanitaria più incisiva, quali: l’adozione omogenea su tutto il territorio nazionale del calendario vaccinale; il superamento della cosiddetta 'esitazione vaccinale', facendo leva sull’efficienza organizzativa; una maggiore interlocuzione con il pubblico, utilizzando anche gli strumenti digitali; la presenza della scuola come volano di azioni volte a creare consapevolezza nei giovani e nelle loro famiglie sull’importanza della pratica vaccinale come strumento di prevenzione, anche per la meningite.
In tempi in cui il sistema sanitario sta rivedendo le proprie scelte e i propri impegni, la prevenzione diventa pilastro per una sanità efficace e sostenibile.
Giancarlo Sansoni
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