LEONARDO 500
Magica Sala delle Asse

Un fitto pergolato di rami di gelsi intrecciati, un fresco padiglione in cui ristorarsi come in un giardino, ma anche un luogo di rappresentanza per Ludovico il Moro, alla base della torre della Falconiera, nell’ala nord ovest del Castello Sforzesco di Milano.
È stata riaperta al pubblico la Camera dei Moroni, ossia camera dei gelsi, meglio nota come Sala delle Asse, interrompendo provvisoriamente un restauro iniziato nel 2013 (dopo centoventi anni dal primo intervento di recupero della Sala). Nascoste anche sotto tredici strati di intonaco, si sono trovate tracce di pitture a monocromo su tutti i lati della sala e un sorprendente paesaggio, ideato affinché lo sguardo degli ospiti del Moro idealmente si spingesse lontano, fino ai vasti territori dominati dal duca.
È questo il «Leonardo mai visto», come titola il ricco programma di iniziative che hanno al centro la sala restaurata, in cui sarà possibile – grazie a una tribuna ad anfiteatro appositamente allestita - ammirare a distanza ravvicinata il gigantesco disegno di rocce e radici, detto «Monocromo», scoperto nell’Ottocento: ritenuto all’epoca posticcio, è oggi unanimemente attribuito a Leonardo da Vinci.
Il percorso espositivo è diviso in tre tappe: nella Sala delle Asse un’installazione multimediale, curata da Francesca Tasso e Michela Palazzo e realizzata da Massimo Chimenti, guida lo sguardo dalla volta ai dettagli delle pareti, schiudendo i segreti di una storia ancora in fieri.
Nella sala dei Ducali, con la curatela di Claudio Salsi, sono esposti disegni di Leonardo e dei suoi contemporanei legati ai temi della natura, mentre nella sala delle Armi un altro video multimediale (a cura di Edoardo Rossetti e Ilaria De Palma) conduce in un viaggio per Milano tra il 1482 e il 1512.
Dal cortile della Rocchetta si raggiunge la Sala del Tesoro (custodita dal mitico Argo affrescato da Bramantino): qui sono esposti manoscritti medievali e rinascimentali e si può sfogliare virtualmente il Codice Trivulziano. Infine, a invitare i visitatori alla scoperta dei luoghi di Leonardo, nel cortile delle armi una pergola di alberi di gelso riproduce in scala 1:2 quella leonardesca.
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