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Monopattini e nuove regole: «A Varese sono a norma?»
Interrogazione del vice capogruppo leghista Stefano Angei. A Busto Arsizio sono stati ritirati perché il servizio è ritenuto non sostenibile con le nuove norme

«I monopattini del servizio sharing di Varese sono a norma?». Se lo domanda il vice capogruppo della Lega in Consiglio comunale Stefano Angei che, con un’interrogazione, chiede a Palazzo Estense di confermare se, a fronte del bando di affidamento del servizio di sharing, l’operatore –DOTT” che sta fornendo il servizio di noleggio monopattini in modalità «flusso libero, senza stazioni prestabilite» ottemperi alla normativa vigente. Nonché «se l’amministrazione abbia assunto idonei provvedimenti, fornendo i necessari estremi per poterli visionare, affinché la società che gestisce il servizio di sharing abbia ottemperato alle nuove prescrizioni normative, così da poter garantire un servizio che non sia contra legem».
LE NUOVE NORME
Il nuovo Codice della strada, infatti, tra le altre novità, prevede l’obbligo per i monopattini a propulsione di essere dotati di targa, assicurazione, obbligo di casco per il conducente, divieto assoluto di circolazione contromano (prima consentito nelle strade con doppio senso ciclabile), limitazione dell’ambito di circolazione ai soli centri urbani con limite di velocità non superiore a 50 km/h (esclusione della possibilità di circolare fuori dai centri abitati), nonché il divieto di circolazione sui marciapiedi, fermo restando la possibilità di conduzione a mano.
IL PRECEDENTE A BUSTO
Il Comune di Busto Arsizio ha già deciso di ritirare i monopattini in sharing perché l’operatore ritiene non sostenibile il servizio alla luce delle previsioni contenute nel nuovo Codice della Strada. E Varese?
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