LA TRAGEDIA
Morto in Sardegna, lo strazio del papà: «Era il figlio che tutti vorrebbero»
Il 19enne Giorgio Noris era in vacanza con gli amici dopo l’esame di maturità
«Giorgio era un ragazzo meraviglioso, solare, sportivo, il figlio che tutti vorrebbero. Mai avrei immaginato di vivere questo incubo, ancora non ci credo», ha la voce strozzata dal dolore Ettore Noris, il padre del diciannovenne morto venerdì pomeriggio nelle acque di Cala Girgolu in Sardegna dove stava trascorrendo la vacanza con gli amici.
Il ragazzo era figlio unico, i genitori - Emanuela ed Ettore - appena hanno appreso la notizia sono corsi in Sardegna. Ed è da Olbia che il fagnanese ricorda il diciannovenne morto all’improvviso, ufficialmente per un malore, forse un attacco cardiaco. «Era la sua prima vacanza da solo con gli amici, un premio per aver superato brillantemente la maturità all’istituto Bernocchi di Legnano, una tradizione di famiglia. Era una scuola».
Aveva preso 71 centesimi, un buon risultato ed era pronto a frequentare un corso di perfezionamento di quelli legati a Confindustria. «Ma ora non potremo più fare niente. È finito tutto», sospira il padre legatissimo al ragazzo che aveva mille sogni e desideri.
Il prossimo traguardo sarebbe stato quello della patente. «Avevamo già fatto delle guide insieme, prima di partire. Aveva la sua auto». Ricordi strazianti quelli di papà Ettore che accompagnava il giovane nelle sue passioni e desideri, ricambiato dall’impegno che il ragazzo metteva nel perseguire gli obiettivi. «Era un atleta. Sano. Un nuotatore, praticava la boxe e aveva fatto anche visite a livello agonistico. Davvero per noi è inspiegabile, anche se i medici hanno già detto che probabilmente è stato colto da un malore mentre era in acqua».
La procura di Tempio Pausania ha già dissequestrato la salma che verrà cremata in Sardegna mentre i genitori al rientro fisseranno la data dei funerali. «Giorgio aveva tantissimi amici: era impossibile non amarlo. Lo conoscevano in tutta la Valle, a Tradate e Legnano», racconta senza darsi pace. «Non so proprio cosa sia accaduto: è un fulmine a ciel sereno. Un ragazzo assennato anche nella guida: era sempre in sella alla moto e non è mai accaduto niente», sottolinea l’uomo che condivideva la passione con il figlio. Non si dà pace papà Ettore che solo qualche giorno fa aveva salutato il diciannovenne partito carico di entusiasmo per la sua prima vacanza da solo con gli amici a casa di un coetaneo che li ospitava. Nessuno poteva immaginare che facendo un bagno nelle acque della Sardegna mentre tutti stavano nuotando e lui compreso, mentre faceva snorkeling, potesse avere un malore fulminante. Proprio Giorgio che era un atleta, aveva passato le visite agonistiche sotto sforzo e che era pieno di vitalità.
Una tragedia anche per la comunità: è il sindaco Marco Baroffio a interpretare il cordoglio di Fagnano Olona stringendosi alla famiglia, attende che i genitori tornino a casa per dare loro il supporto necessario.
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