DA VIVERE
Il bucato del futuro

Non è fantascienza, ma vita reale. Le nanotecnologie sono parte fondamentale, il più delle volte inconsapevole, della nostra vita quotidiana. Ma di cosa si tratta? La nanotecnologia è un ramo della scienza applicata e della tecnologia che si occupa del controllo della materia su scala dimensionale nell’ordine del nanometro, ovvero un miliardesimo di metro (in genere tra 1 e 100 nanometri) e della progettazione e realizzazione di dispositivi in tale scala.
Il termine «nanotecnologia» indica genericamente la manipolazione della materia a livello atomico e molecolare. Si parla di queste tecnologie in realtà da molti anni, dal 1959, quando Richard Feynman suggerì un modo per sviluppare l’abilità di manipolare atomi e molecole direttamente, il cosiddetto scale-down. Da allora di strada ne è stata fatta tanta e queste tecnologie sono state applicate a vari ambiti della vita tra cui la moda, il design, l’arredamento, l’automotive.
Non si tratta solo di conferire a tessuti e materiali performance futuristiche perché in realtà le applicazioni sono più vicine al semplice consumatore di quanto si pensi. All’Università di Shanghai, per esempio, i ricercatori Mingce Long e Deyong Wu, hanno realizzato un tessuto in grado di autosmacchiarsi solo grazie alla luce. Faremo a meno della lavatrice? I due esperti già da tempo si occupavano di tessuti autopulenti e numerosi sono stati i tentativi fatti in tale direzione sino all’applicazione delle nanoparticelle di biossido di titanio (TiO2).
Il segreto del successo infatti sta nel fatto che queste nanoparticelle sono state inserite all’interno della struttura di un tessuto, rendendolo autopulente. Il Biossido di Titanio infatti ha la capacità di uccidere alcuni microrganismi e quindi di eliminare lo sporco, se esposto alla luce. Per questo, ormai da tempo ha trovato impiego nella realizzazione di vetri autopulenti e di piastrelle. Dopo aver fatto un test con il metilarancio, un colorante chimico, i due chimici cinesi sono riusciti a far miracolosamente sparire una bella macchia da un tessuto. È possibile trattare con questa tecnologia tessuti in cotone e far sì che questi si puliscano da soli al sole.
Il bucato del futuro, quindi, potrebbe prevedere di stendere i panni al sole, senza prima lavarli per salvaguardare il bene più prezioso, l’acqua. Purtroppo al momento non siano noti i tempi di introduzione di questa tecnologia sul mercato, ma crediamo che in molti spingeranno perché arrivi il prima possibile a noi.
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