LA SENTENZA
'Ndrangheta a Legnano e Lonate, ergastolo a Rispoli
Condanna confermata dalla Corte di Cassazione
Diventa definitiva la condanna all’ergastolo per il capo-cosca del locale di ‘ndrangheta Legnano e Lonate Pozzolo Vincenzo Rispoli, attualmente detenuto in regime di 41 bis a L’Aquila. Oggi, giovedì 13 giugno, la Corte di Cassazione ha confermato la sentenza del giugno dello scorso anno della Corte d’Assise d’Appello di Milano che lo ha identificato come l’esecutore materiale dell’omicidio di ‘ndrangheta di Cataldo Aloisio, il trentaquattrenne imprenditore edile originario di Cirò Marina il cui cadavere fu rinvenuto la mattina del 27 settembre del 2008 nei pressi del cimitero di San Giorgio su Legnano.
Fine pena mai confermato anche per i due presunti mandanti dell’esecuzione, Cataldo Marincola e Silvio Farao, capi storici dell’omonima cosca di Cirò, di cui da sempre quella di Legnano e Lonate Pozzolo è stata emanazione diretta in territorio lombardo.
La Suprema Corte ha invece cancellato l’ergastolo a carico di Vincenzo Farao, cognato della vittima, e di Francesco Cicino, descritto come uomo da sempre vicino alla famiglia Novella. Per entrambi è stato disposto l’annullamento con rinvio degli atti alla Corte d’Assise d’Appello di Milano. In altre parole, sarà necessario un processo d’appello bis.
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