MERAVIGLIE
Nel verde dell’anello di Curiglia

Panorami su faggeti, castagneti e sui paesini della Val Veddasca conducono al gioiello di Monteviasco, la frazione dell’alto Luinese, ancora popolata, e dove si arriva soltanto a piedi, oppure quando verrà riaperta la funivia. Senza andare troppo lontano, le montagne prealpine possono regalare giornate intense anche per chi ama la media montagna. Uno dei «grandi classici» del trekking del Varesotto è l’anello di Curiglia con Monteviasco: tre ore e mezzo circa immersi nel verde e nella pace. Il giro si può compiere in entrambi i lati, ma si suggerisce quello con la salita più costante e meno impegnativa, partendo da Curiglia. Qui la prima parte sale sulla destra della strada principale e, dopo mezz’ora in salita lungo una strada d’asfalto, si giunge a Viasco, dove si può incontrare anche qualche capra dal manto nero, tipica di queste zone. A quel punto, sul lato sinistro la passeggiata è accompagnata dai borghi della Veddasca con Armio, Graglio, Cadero e gli altri paesini che sbucano dai boschi. Poi, sempre sulla sinistra appare, più vicino, Monteviasco. Per raggiungerlo bisogna seguire il sentiero che si issa sul versante, prima con una leggera salita, poi con improvvise impennate. Durante il cammino ci sono sei guadi da compiere, in prossimità di ruscelli o cascatelle. In tal senso, se nelle giornate precedenti ha piovuto, l’attraversamento di alcuni fiumiciattoli potrebbe essere «bagnato» e si consiglia l’aiuto di un bastone. Dai 500 metri iniziali di Curiglia, si sfiorano i 1000 metri di altitudine. Poi il sentiero inizia a scendere verso Monteviasco. Nella frazione ci si deve assolutamente lasciar perdere nelle viuzze, fra le case e i selciati grigio scuri della pietra della zona, protagonista delle edificazioni. Qui, se si vuole pranzare negli ottimi ristoranti presenti, si consiglia di appurarne l’apertura e prenotare, specialmente sabato e domenica. Infine la passeggiata si chiude con la picchiata verso il parcheggio della funivia, lungo la strada degli scalini. Volendo, da qui non sono lontani i mulini di Piero. Altrimenti, prendendo la strada si risale a Curiglia per il ritorno a casa. Prima però, il suggerimento è di fermarsi in qualche azienda agricola per acquistare i prodotti del territorio: formaggi e salumi.
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