ROMA
Nordio,'eccessivo penalismo su catastrofi, cambieremo norme'

(ANSA) - ROMA, 04 APR - Dopo la separazione delle carriere,
"madre di tutte le riforme", il governo lavorerà per "ridare
serenità" agli operatori della Protezione Civile", a partire dai
sindaci che sono il primo livello del sistema e che che troppo
spesso, anche in caso di catastrofi imprevedibili come i
terremoti, rimangono coinvolti in procedimenti penali "che poi
finiscono nel nulla". E' la promessa del ministro della
Giustizia Carlo Nordio, che attacca l' "eccesso di penalismo"
per chi opera in questo settore e lo estende anche ai medici e
alle forze dell'ordine.
Molti di questi operatori, ripete il Guardasigilli parlando
agli stati generali della Protezione Civile, "sono sottoposti a
procedimenti penali che si concludono nel nulla, dopo aver
provocato un patrimonio di sofferenze, incertezze, costi che poi
si rivelano ingiustificati". Tre i fronti su cui bisogna
intervenire, secondo il ministro. IL primo è quello del
"concetto di colpa": elaborato "negli anni Trenta quando è stato
fatto il codice penale" e che oggi "è ormai superato". Poi c'è
la necessità di intervenire sul "nesso di causalità", come ad
esempio quando "sono stati imbastiti processi quando qualcuno
non ha saputo prevedere un terremoto". E infine, forse il punto
più importante e quello che potrebbe provocare nuovi scontri con
la magistratura: l'iscrizione sul registro degli indagati. "Il
cosiddetto atto dovuto", dice Nordio, che si è trasformato in
"una forma di condanna anticipata, di marchio di infamia",
motivo, "qualche volta, di revoca o di non assunzione di una
carica politica". (ANSA).
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