PARCHI DIVERTIMENTO
Un biglietto per l’adrenalina

In principio fu Disneyland, nel 1955, grazie alla fantasia del papà di Topolino.
In Italia, l’idea dei grandi parchi, sulla scia del successo di quello californiano, iniziò a balenare negli Anni Settanta, nella mente di un imprenditore veronese.
Il 19 luglio 1975 nacque, grazie all’intraprendenza di Livio Furini, il parco numero uno in Italia, che oggi mantiene il record di presenze e di fama, ovvero Gardaland.
Migliaia di persone ogni anno lo frequentano, nonostante il biglietto di ingresso costi 39 euro (45 se ci si abbina la visita all’Acquario).
Gruppi di amici, famiglie intere (con prezzi ovviamente scontati) organizzano minivacanze sul lago per poter godere di tutte le attrazioni.
A dire il vero, in quel di Capriate, verso Bergamo, già nel 1971 era spuntata un’area a tema: a MinItalia si poteva camminare sulla penisola e sulle due grandi isole del nostro Paese ammirando i monumenti in miniatura.
Da quel nucleo iniziale ha preso vita Leolandia. E se sul Garda è Prezzemolo ad accogliere i più piccoli (ma anche gli adulti non disdegnano un selfie con il famoso pupazzo), nella Bergamasca è stato Leo (già LeoMonster) a surclassare la tartaruga Gervasio in auge fino al 2007.
Qui si pagano 38,50, ridotti a 33,50 se si è alti meno di un metro e 20 centimetri (questione di sicurezza dei macchinari).
La formula piace: un luogo ricco di giochi e colori, con luoghi di ristorazione e attrazioni per tutti i gusti. Per chi ama le montagne russe e per chi non è portato per scariche di adrenalina.
Certo, non ci si va tutte le settimane, ma una volta all’anno «si può fare». E il divertimento è garantito, nonostante la folla.
La fantasia italica si è espressa in molti modi. Duplicare Gardaland non aveva granché senso, così altri imprenditori hanno scelto di focalizzarsi su un tema, anche nell’ottica di agganciare durante l’anno intere scolaresche in gita.
Ed ecco il Parco della Preistoria, a Rivolta d’Adda, nel Cremonese, più alla portata di tutti con ticket a 13 e 9 euro. Oppure Cowboyland a Voghera (Pavia), dove per 28 euro al giorno si può salire sul trenino del West, giocare con gli animali, sperimentare il tiro del pollo in pentola...
O ancora Archeopark a Boario Terme (Brescia), tra graffiti del paleolitico e case di palafitte (per soli 10 o 8 euro).
Quando il desiderio di imitare Indiana Jones e similari si è diffuso, quando il gusto per avventure spericolate è apparso prevalere su altre tendenze, sono nate altre aree in cui divertirsi fa rima con ponti tibetani e salite sugli alberi. A Rescaldina, Tree Experience attira un sacco di gente. Con 35 euro per tutto il giorno o 12 euro per un solo percorso dedicato ai bimbi si possono sperimentare le proprie abilità.
Al parco Avventura di Roncole (Bergamo) i biglietti variano da 30 a 8,55 euro e i percorsi in sicurezza sono studiati anche per bimbi di soli tre anni.
Nella zona di Varese, all’Adventure Park Villaggio Cagnola (da 14 a 20 euro con sconti per le famiglie) ci si muove tra le chiome di splendidi alberi secolari.
L’area kid explorer è aperta a chi ha soltanto quattro anni ma vive già il desiderio di muoversi nella natura con stile spericolato ma non troppo.
Accanto a tutti questi spazi, trionfano in estate i parchi acquatici, come ristoro dalla calura e come meta per oratori feriali e centri estivi comunali.
Il più gettonato pare essere Ondaland, nel Novarese: 23 euro per gli adulti, 15 per i ragazzi. Una giornata tra scivoli e tuffi, quel che serve in una estate torrida come questa. Fra i tanti «temi» l’acqua rimane un elemento di successo in questa stagione.
Se per le famiglie il divertimento è sicuro, per i parchi lo è il business.
Oggi Gardaland è nelle mani di Merlin Entertainment, che gestisce attrazioni in 25 Paesi (comprende anche il Museo delle cere di Londra).
Adesso è Lego a volersi accaparrare il tutto. Prezzemolo, presto, potrebbe essere circondato da mattoncini colorati. E chi è stato a Billund, in Danimarca, divertendosi nella stupenda Legoland, potrebbe apprezzarlo.
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