DA VIVERE
Le nuove sfide green del pesce

La pelle torna prepotentemente di moda. O meglio, dalle passerelle non se n’era mai andata, anche se, inutile dirlo, ha vissuto un periodo sottotono complice la visione animalista.
La pelle, nonostante tutto e tutti, continua a essere uno dei materiali più amati e utilizzati dagli stilisti. Nei guardaroba dei più trend addicted quest’anno non possono mancare le intramontabili giacche - dal classico chiodo ai tagli lunghi fino ai trench -, i pantaloni larghi e morbidi, le gonne aderenti e anche i gilet un po’ alla cowboy. Un total look che rilancia questo materiale che occupa una fetta importante della torta economica italiana. Non dimentichiamo infatti che l’industria conciaria italiana - che è trasversale a diversi settori come moda, design e automotive - impiega circa 18mila addetti in oltre 1100 aziende, per un fatturato annuo pari a 4,6 miliardi di euro.
Ma la moda guarda lontano e non si accontenta della stagione che deve arrivare. Settimana scorsa si è svolta Lineapelle una delle fiere più importanti al mondo per il settore della pelle che richiama due volte l’anno stilisti e progettisti tra i brand più prestigiosi. Quest’anno si è proposta come una incoraggiante starting point per tutta la filiera, caratterizzato da una formula espositiva innovativa, che alla presenza fisica di stand e collezioni, ha abbinato alcuni progetti tecnologici e digitali per ampliare l’orizzonte stilistico, promozionale e commerciale degli espositori. Sono stati presentati i trend per la stagione autunno/inverno 2021-2022, che rappresentano un invito a rileggere in modo nuovo e più profondo la creatività e lo stile.
E tutto ciò include una ancora maggiore attenzione a quello che è il presupposto dei valori che sostengono la filiera: la sostenibilità. E se le aziende lavorano su materiale e lavorazione sempre più green, tra le novità già in commercio c’è anche la pelle di pesce - salmone, pesce persico, pesce lupo e merluzzo - che, sembra, sia facilmente sostituibile a quella esotica. Già alcuni marchi di alta moda come Prada, Christian Dior e Louis Vuitton, l’hanno utilizzata per realizzare abiti e accessori. Le sue caratteristiche? È molto più resistente al cuoio ed è ecosostenibile perché non serve cacciare degli animali, ma viene utilizzata la pelle di pesci di allevamento alimentare e quindi di recupero.
Per amore della sostenibilità e come vezzo modaiolo, dovremo abituarci sempre più a portare sottobraccio una borsetta in pelle di salmone o uno zaino in carpa. Preparatevi.
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