I CONSIGLI
Piccoli accorgimenti per migliorare la propria vita
Una casa non è solo un luogo in cui si abita, influisce sul nostro modo di essere e di rapportarci con il mondo

Perché progettare una casa basandosi sulle regole del feng shui? Lo abbiamo chiesto a Silvia Canziani, architetto specializzato in Feng Shui che opera in provincia di Varese.
«È necessario partire dal presupposto che una casa non è solo un luogo in cui si abita perché influisce sul nostro modo di essere e di rapportarci con il mondo. La casa è il nostro prima spazio di benessere, un luogo in cui davvero stare bene e che influisce su di noi sia che ne siamo consapevoli oppure no. Una casa basata sulle regole del feng shui tiene conto delle esigenze dell’uomo in quanto mammifero che ha delle necessità che vanno oltre la semplice esigenza di doversi riparare dall’esterno. I benefici principali che si possono ottenere, sono sicuramente un miglior sonno, una migliore vita di relazione sia in famiglia che con il mondo esterno.
Nello specifico poi si possono analizzare le necessità specifiche di una persona che abita o abiterà uno spazio e andare a migliorare solo tematiche specifiche come il rapporto con il proprio partner, il rapporto con i figli, le performance lavorative».
Viene però spontaneo chiedere se è possibile intervenire su una casa già strutturata con accorgimenti per avvicinarsi a questa filosofia?
«Assolutamente sì, gli interventi che si possono fare possono essere invasivi, se si ha la possibilità o necessità oppure piccoli accorgimenti evitando interventi eccessivamente consistenti, cambiando magari la disposizione degli arredi e cambiando i colori alle pareti».
E i varesini sono attenti a questo tema? «Devo dire che Varese come Milano si sta aprendo sempre di più alla possibilità di considerare la casa non solo come un semplice luogo di rifugio, ma anche uno spazio nel quale coltivare la relazione con sé stessi partendo dallo spazio in cui si vive e nel quale passiamo almeno 10 ore al giorno».
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