PERUGIA
Pm, tante richieste ma non emerge un mandante per Striano
(ANSA) - PERUGIA, 03 SET - Non un'unica regia, un mandante,
ma tante richieste al tenente della guardia di finanza Pasquale
Striano di carpire informazioni riservate tramite accessi
ritenuti abusivi al sistema delle segnalazioni di operazioni
sospette e alla banca dati della Direzione nazionale antimafia è
l'ipotesi alla quale sta lavorando la Procura di Perugia. Un
aspetto ancora all'attenzione dei magistrati, coordinati dal
capo dell'Ufficio Raffaele Cantone, che hanno parlato di
indagini "non affatto concluse". Riguardo ai motivi che hanno
indotto Striano a fare gli accessi, gli inquirenti avrebbero
ipotizzato una serie di possibili scenari.
L'ipotesi è delineata anche nella richiesta di custodia
cautelare (ai domiciliari) per lui e per l'ex sostituto
procuratore della Direzione nazionale antimafia Antonio Laudati.
Istanza respinta dal gip e ora impugnata dalla Procura al
tribunale del riesame.
I magistrati riterrebbero che il tenente della finanza
avrebbe operato soprattutto come procacciatore di notizie per i
giornalisti ma in alcuni casi avrebbe agito per "soggetti
privati e soggetti organici all'interno di organismi
istituzionali", come riportato in un passo dell'ordinanza del
gip pubblicata da Corriere della sera e Repubblica. Ci sono poi
una serie di accessi ai quali i magistrati non sono ancora
riusciti a dare una spiegazione.
Dalle indagini sarebbe emerso un quadro in base al quale
Striano avrebbe agito per fini personali e non sarebbe stato "in
mano" a qualcuno. Perché lo abbia fatto deve essere ancora
chiarito ma finora non sono emersi passaggi di denaro o altre
utilità.
Una ricostruzione resa ancora più difficile dal fatto che le
attività tecniche d'indagine sono state avviate dalla Procura di
Perugia una volta che gli accessi abusivi erano stati già
compiuti.
Sempre secondo il gip - scrive Repubblica - le verifiche
"hanno consentito di accertare che Striano ha operato accessi
abusivi relativi a ben 172 soggetti, politici, personaggi del
mondo dello spettacolo, ministri, imprenditori calciatori".
(ANSA).
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