POLKA DOTS
Una vita tutta a pois

Gli anni passano, ma i pois non perdono un grammo del loro appeal, continuando a conquistare le passerelle e imponendosi tra le tendenze anno dopo anno. Il merito è del fascino infantile tipico di questo pattern, che nell’immaginario comune si lega soprattutto alla gonna di Minnie, l’eterna fidanzata di Topolino.
Una stampa a pois, infatti, è da sempre simbolo di una femminilità giocosa e un po’ retrò, anche se semplicemente declinato in un piccolo dettaglio. La storia dei pois, però, non è sempre stata allegra e spensierata. Nel Medioevo, infatti, e fino al XVIII secolo, questa stampa a pallini non era per niente apprezzata a causa dell’associazione con malattie esantematiche e, all’epoca, letali. Senza considerare che, allora, realizzare tessuti costituiti da pallini equidistanti senza l’aiuto di macchinari specifici era praticamente impossibile. E, proprio per questo, il risultato finale erano piccole macchie irregolari, fin troppo simili a quelle di lebbra, vaiolo, peste e morbillo.
Addirittura, i pois irregolari erano considerati di cattivo auspicio perché ricordavano le macchie che sporcavano i vestiti dei malati e di chi stava loro vicino. Solo attorno al XVIII secolo la moda iniziò a cambiare radicalmente, lasciando spazio a tessuti leggeri e vivaci, a volte persino decorati con discreti puntini decorativi.
Sarà poi nell’Ottocento che i pois divennero una vera e propria moda: fu proprio in questo secolo, infatti, che questo pattern venne associato a una danza popolarissima come la Polka e, da allora, i pois cominciarono a comparire su gioielli, cravatte e abiti. Un successo che continuò fino agli anni Venti del Novecento, quando la passione per i pois cominciò ad affievolirsi.
Fu la comparsa nel mondo Disney della dolcissima Minnie a sancire il ritorno dei pois tra le tendenze, tanto che persino Winston Churchill e Eleanor Roosevelt finirono per farsi conquistare da questa stampa leziosa e divertente. Naturalmente, l’avvento della Seconda Guerra Mondiale impose nuove ristrettezze e i polka dots furono quasi dimenticati fino agli anni Cinquanta, quando il desiderio di godersi la vita e la libertà dopo anni di guerra impose un nuovo guardaroba fatto di abiti per il tempo libero.
Tutti gli stilisti più noti dell’epoca – come Christian Dior e Hubert de Givenchy – proposero, infatti, i pois all’interno delle loro collezioni. Da allora, i pois ebbero alterna fortuna tra i gusti del pubblico, anche se l’apice della loro popolarità fu raggiunto solo nel 1980, quando questa fantasia fu nuovamente sfoggiata dagli stilisti nelle più svariate combinazioni di colore. Un destino molto diverso da quello moderno: oggi i pois sono una fantasia minimal e chic.
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